Marco Cosentino
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L'uomo perfetto è senza io L'uomo ispirato è senza opera L’uomo santo non lascia nome (Chuang-tzu, IV secolo a.c.)
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UN PO' PIU' SOLI 🌺🌺🌺
Oggi se n'è andato anche Lucio Russo. Ebbi modo di incontrarlo tanti anni fa grazie alla cortesia di un amico, brillante fisico, che lo invitò a Como a tenere una conferenza. Cenammo tutti insieme e ne potei così apprezzare l'umanità e la conversazione. Scoprii in questa maniera "Segmenti e bastoncini", un libriccino che chiunque dovrebbe leggere. E successivamente alcuni suoi libri di storia della scienza. Non lo rividi più dopo quella sera, ma senza dubbio elenco le sue opere (o almeno il poco che di lui ho letto rispetto al tanto che ha scritto) tra i riferimenti formativi della mia età giovane adulta.
https://www.luciorusso.it/
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POCO PEPE CAPE 🌺🌺🌺
Alti lai per i maturandi che rifiutano di sostenere gli orali di maturità. Andrebbe forse detto che con le regole attuali si "maturano" lo stesso pur dimostrando nei fatti tutti il contrario. E le anime belle lamentano che gli insegnanti non capiscono gli alunni. Ma da sempre sono questi ultimi a dover comprendere maestri e ammaestramenti. Se l'istruzione è un fuoco che si accende, l'insegnante è la scintilla ma il ragazzo deve sapersi infiammare. Cosa che i pulcini bagnati difficilmente possono fare.
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EMERGENZA PRONTO SOCCORSO 🌺🌺🌺
Secondo un recente studio della Società italiana di medicina di emergenza-urgenza (Simeu), condotto su 153 strutture (oltre 7 milioni di accessi nel 2024, il 37% del totale nazionale), solo il 62% dei posti di ruolo è attualmente coperto da medici del SSN, mentre il resto è affidato a cooperative, specialisti libero-professionisti e specializzandi, oppure resta del tutto scoperto. La percentuale sale al 75% nelle strutture di emergenza di secondo livello e scende addirittura al 45% nelle strutture periferiche.
In pratica, rispetto ai 9.000 medici circa necessari a livello nazionale, ne mancano circa 3.500.
Colpisce tra l'altro il dato degli specializzandi assunti a tempo pieno, che sono circa il 12%. Il che significa che oltre un medico su dieci è formalmente ancora in formazione, eppure secondo lo stato ricopre un posto di ruolo con piene e autonome responsabilità.
Quando io mi laureai, le scuole di specializzazione non prevedevano alcun sostegno economico per gli specializzandi, a parte qualche risicata borsa di studio locale. Per "campare" durante la specializzazione ci si ingegnava con guardie, sostituzioni e lavoretti vari. Tuti accogliemmo dunque con sollievo la riforma che introdusse i contratti di formazione per gli specializzandi che in tal modo potevano dedicarsi a tempo pieno al loro percorso formativo, affiancati da medici di ruolo che si sarebbero dovuti occupare della loro preparazione. Sulla carta, tutto bene.
Purtroppo, in un contesto di definanziamento e carenza di personale e risorse ingravescente, lo stato ha trasformato di fatto gli specializzandi in medici di ruolo che in tal modo da neolaureati si assumono le piene responsabilità di un professionista formato ed esperto, chiaramente a costi molto più bassi. E la formazione va a farsi benedire, con centinaia di ore di lezione formalmente deliberate ma mai svolte e un "modello" del tipo "impara facendo". Anche da questioni del genere passa la crisi della sanità pubblica.
https://www.doctor33.it/articolo/64965/pronto-soccorso-simeu-mancano-almeno-3500-medici-in-italia
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CIBI ULTRALAVORATI 🌺🌺🌺
I cibi ultralavorati, detti anche cibi ultratrasformati o ultraprocessati (in inglese: ultra-processed foods, o UPF) sono prodotti alimentari e bevande che hanno subito specifici tipi di trasformazione dei prodotti alimentari.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cibi_ultralavorati
Un serie di post sul blog Sensible Medicine recentemente ne ha trattato, e in particolare il post di oggi fornisce informazioni fondate sulle evidenze disponibili su come gli individui possono valutare i propri rischi e prendere decisioni consapevoli sulla propria dieta.
https://www.sensible-med.com/p/the-nutritional-cold-war-b22
Qui di seguito, alcune conclusioni in traduzione automatica:
"Se assumi meno del 30-40% di UPF e apprezzi quello che attualmente viene chiamato UPF, ottimo: mangiare dovrebbe essere un piacere. Il messaggio migliore, basato sull'evidenza scientifica, che credo possiamo dare, in merito all'UPF, è che le bevande zuccherate e la carne lavorata sono i principali, se non gli unici, sottotipi associati a gravi problemi di salute. Se sei veramente preoccupato per l'UPF, concentrati sulla riduzione di questi sottotipi.
Tuttavia, si tratta di una scelta personale sull'entità del problema. Se una differenza assoluta dell'1-2% in 10 anni è sufficiente per modificare la quantità di carne che mangi, cambiala. Se questa differenza ti sembra minima e se ti piace davvero la carne, non cambiare. Una volta che sarai adeguatamente informato, dovrai prendere la tua decisione."
Qui, il post integrale: https://www.sensible-med.com/p/the-nutritional-cold-war-b22
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Repost from Giubbe Rosse
I cambiamenti climatici hanno triplicato i decessi per colpa delle ondate di calore nelle città europee negli ultimi giorni. E' questo quanto emerge dal primo studio dedicato ai decessi legati al cambiamento climatico per un'ondata di calore. Secondo l'analisi - guidata da scienziati dell'Imperial college London e della London school of hygiene & tropical medicine - "i cambiamenti climatici causati dall'uomo hanno intensificato la recente ondata di calore europea e aumentato il numero previsto di decessi per calore di circa 1500 morti in 12 città europee". Tra le città colpite dal 23 giugno al 2 luglio anche Milano, Roma, e Sassari. Il cambiamento climatico - spiega la ricerca - "causato dall'uso di combustibili fossili ha aumentato le temperature dell'ondata calore fino a 4 gradi in più in tutte le città".Così titolava ieri 9 luglio 2025 il Sole 24 Ore. Lo studio britannico a cui si fa riferimento si intitola Climate change tripled heat-related deaths in early summer European heatwave. In esso, tuttavia, gli autori specificano chiaramente a più riprese che i numeri indicati non indicano valori effettivi, ma semplici stime:
Al momento dello studio, il numero effettivo di decessi osservati durante il periodo di studio non era ancora disponibile; pertanto, i valori da noi riportati devono essere interpretati come stime di mortalità attribuibile piuttosto che come risultati osservati.
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UNA GENERAZIONE TRADITA 🌺🌺🌺
Elisabetta Frezza, Responsabile Scuola ContiamoCi!, ricostruisce con chiarezza la cesura imposta dalla gestione pandemica sul sistema scolastico: isolamento, regressione cognitiva, medicalizzazione dell’ambiente educativo, iper-digitalizzazione e raccolta massiva di dati.
Ma ciò che pesa di più è la rimozione collettiva di quel trauma: nessuna spiegazione, nessuna riflessione pubblica, nessun risarcimento simbolico o morale per una generazione che ha subito in silenzio.
Nel frattempo, sotto l’etichetta di “innovazione” e “personalizzazione”, si consolida un modello scolastico che abdica alla trasmissione del sapere, sostituisce il docente con l’algoritmo, e riduce lo studente a profilo digitale.
Un’analisi lucida, non consolatoria, che invita a riconoscere le radici dell’attuale degrado per poter davvero invertire la rotta.
Un aiuto per Elisabetta
Difendere i propri diritti può avere un costo elevato
Durante il periodo pandemico, Elisabetta si è sempre spesa per la tutela dei diritti fondamentali, con riguardo soprattutto ai bambini, troppo spesso vittime di regole rigide e applicate in modo implacabile.
Per una di queste battaglie, Elisabetta ha subìto un processo ed è stata condannata a un risarcimento molto pesante.
La causa è ancora pendente, ma il fardello è già concreto.
Contribuire, anche con poco, significherebbe alleggerire il peso su una famiglia che ha agito con coraggio e coscienza.
Nel caso in cui, alla fine, si ottenga una decisione favorevole, quanto raccolto sarà destinato ad aiutare altre persone che si trovino in situazioni simili.
Grazie per ogni gesto di solidarietà.
ContiamoCi! nel suo spirito solidaristico e di fratellanza mette a disposizione il proprio conto corrente per raccogliere i fondi a sostegno di Elisabetta.
Banca Popolare di Sondrio
Filiale di Vicenza
IBAN IT79 F 05696 11800 000002687X35
causale: Un aiuto per Elisabetta
https://www.contiamoci.net/post/elisabetta-frezza-una-generazione-tradita
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"Non si può stare sempre a guardare"
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https://www.youtube.com/watch?v=vzi7002KdVw
https://it.wikipedia.org/wiki/Quattro_giornate_di_Napoli
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T'APPARTENGO 🌺🌺🌺
Ed io ci tengo / e se prometto, poi mantengo
E' di ieri la notizia che alcune società mediche e scientifiche statunitensi, precisamente l'American Academy of Pediatrics, l'American College of Physicians e l'American Public Health Association, avrebbero fatto causa al segretario alla salute dell'amministrazione Trump Robert F. Kennedy Jr. per aver cancellato i vaccini covid dalle raccomandazioni per donne incinta e bimbi sani.
https://www.npr.org/sections/shots-health-news/2025/07/08/nx-s1-5459978/rfk-jr-vaccine-pediatrics-public-health-lawsuit
Anche in altri paesi del mondo, tra cui il nostro, gli omologhi di questi soggetti svolgono il ruolo di "promotori vaccinali", pediatri e neonatologi su tutti.
Per contestualizzare l'atteggiamento (il "framing"), non andrebbe tuttavia mai scordato che medici e pediatri hanno fortissimi interessi concreti nelle campagne vaccinali, le quali paiono non poter mai prescindere dal prevedere compensi rilevanti ai medici vaccinatori. Sull'argomento (e su vari altri aspetti eticamente problematici) ebbi già modo di formulare varie considerazioni diversi anni fa, alla luce del Codice di Deontologia Medica: https://www.questionidibioetica.it/vaccini-covid-19-e-codice-di-deontologia-medica-alcune-riflessioni/
Indubbiamente tutto si può dire dei vaccini meno che siano "prodotti che si vendono da soli", mentre, dall'altro lato, medici e pediatri per molteplici motivi si sentono evidentemente legati a doppio filo alle campagne di vaccinazione.
Altri post sul medesimo tema:
https://t.me/MarCosent/648
https://t.me/MarCosent/650
https://t.me/MarCosent/1107
https://t.me/MarCosent/1800
https://t.me/MarCosent/2394
https://t.me/MarCosent/2482
https://t.me/MarCosent/3568
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Repost from TgId: 1350041860
Il Decreto Sicurezza 2025 è stato bocciato dalla Corte di Cassazione per presunti profili di incostituzionalità. In questo video ti spieghiamo in modo chiaro e semplice cosa prevede il decreto sicurezza 2025, perché è stato messo in discussione, e quali conseguenze potrebbe avere su diritti, immigrazione e sicurezza pubblica.
✅ Parliamo di:
- È stato realmente bocciato il Decreto Sicurezza come dicono diversi quotidiani nazionali?
- Quali sono le criticità mosse dal Decreto Sicurezza?
- È possibile scorgere dei controsenzi tra le accuse mosse oggi al decreto sicurezza e la pedissequa attuazione di altre norme emanate sempre tramite decreto negli ultimi anni?
- Sono fondate le criticità sollevate per le norme che attengono al tema delle manifestazioni pubbliche e alla non punibilità di alcune categorie di agenti?
📌 Se cerchi una spiegazione completa del decreto sicurezza 2025, sei nel posto giusto. Ti aiutiamo a capire il decreto sicurezza 2025 spiegato in modo accessibile, con un linguaggio semplice ma preciso.
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PROGETTO DI LEGGE https://umanitaeragione.eu/2023/07/12/progetto-di-legge-costituzionale-di-iniziativa-popolare-per-la-modifica-degli-articoli-32-75-135-della-costituzione/
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In sintesi, dunque, le concentrazioni utilizzate nello studio Alzheimer sono del tutto corrette e coerenti con un possibile effetto sia virale che vaccinale. Sarebbe se mai opportuno condurre in soggetti con quadri clinici di declino cognitivo post-vaccino le medesime analisi che questo studio ha condotto negli Alzheimer post-virus. Come sarebbe indispensabile consentire l'accesso ai prodotti vaccinali a scopo di ricerca in laboratorio e in clinica, ma questo ce lo stiamo dicendo più o meno da fine 2020.
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UNA FACCIA, UNA RAZZA 🌺🌺🌺
SARS-CoV-2 e vaccini covid condividono la medesima proteina Spike, che il primo utilizza per aggredire i tessuti e le cellule del contagiato, mentre il secondo la fa produrre alle cellule del vaccinato con l'intento di attivare il sistema immunitario contro la Spike medesima. Peccato che la proteina Spike vaccinale sia indistinguibile da quella virale e dunque possa determinare i medesimi danni.
Negli scorsi giorni, sotto a un mio post a proposito di un recente studio che mette in relazione proteina Spike e depositi di beta-amiloide nella malattia di Alzheimer (https://t.me/MarCosent/4309), due commenti hanno riesumato un paio di luoghi comuni a difesa della Spike vaccinale.
Il primo commento linkava niente meno che un testo del 2023 di Stanford Medicine, con la ritrita fandonia del "resta nella sede di inoculo", e se non si fosse trattato di Stanford Medicine, che con la sua nomea rischia sempre di trarre in inganno quando fa disinformazione, nemmeno avrebbe meritato replica (https://t.me/MarCosent/4311).
Il secondo commento merita invece maggiore attenzione poiché coglie apparentemente un punto cruciale, che pare decisivo a chi ha una conoscenza superficiale dell'argomento. Il punto sarebbe che lo studio Alzheimer impiega una concentrazione di proteina Spike per gli esperimenti in vitro troppo alta rispetto a quella che si rileva nel sangue dopo vaccinazione.
In risposta, va detto in premessa che la concentrazione impiegata negli esperimenti in vitro è coerente con l'affinità della proteina virale con i principali bersagli molecolari tra cui ACE2, CD147 ecc. Nello studio viene identificata come possibile bersaglio la neuropilina, nei confronti della quale non sono noti studi di affinità di legame.
Il commentatore ha ragione a osservare che le concentrazioni ematiche della proteina Spike dopo vaccinazione (e anche dopo infezione virale, aggiungiamo) sono alcuni ordini di grandezza più basse. Quello che gli sfugge è che la vaccinazione, così come l'infezione, induce produzione di Spike nei tessuti. Le conseguenze del vaccino dipendono dunque prima di tutto da dove (in quali tessuti e organi) e poi da quanta proteina e per quanto tempo viene prodotta. Non a caso la proteina Spike è stata spesso trovata nei tessuti danneggiati dopo vaccino (cuore, sistema nervoso centrale, cute, fegato, ecc.). Il mio lavoro del 2022 fa il punto fino alla data della sua pubblicazione: https://www.mdpi.com/1422-0067/23/18/10881
In altri termini, conta soprattutto la sede in cui il vaccino si localizza, sede che a quanto si sa oggi è alquanto casuale: i nanoliposomi contenenti l'RNA si diffondono dalla sede di iniezione per raggiungere virtualmente qualsiasi tessuto, e la successiva traduzione in proteina dell'RNA è tessuto-dipendente, oltre che dipendente da fattori quali sesso, età e genetica del vaccinato. Tutto questo a oggi non è mai stato studiato sistematicamente e dunque per questo motivo si può sostenere che i vaccini covid sono usati alla cieca nella malriposta convinzione che la stessa dose vada bene per chiunque. Alcune di queste considerazioni sono contenute in forma sintetica in questa nostra lettera a commento dello studio che associa la persistenza di Spike vaccinale alle miocarditi:
https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/CIRCULATIONAHA.123.064000
Ovviamente, mentre nella circolazione sistemica le concentrazioni finali sono il risultato della diluizione della proteina Spike nell'intero organismo, le concentrazioni al sito di produzione sono necessariamente vari ordini di grandezza più elevate. Anche queste non sono mai state misurate da nessuno, ma è verosimile che siano in quantità assoluta paragonabili a quelle dopo infezione virale. Ne abbiamo discusso in passato in quest'altra lettera su rivista:
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1471491422001897
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03:11
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IL CAMBIAMENTO CLIMATICO NON È UN'EMERGENZA MA UN FENOMENO CONNATURATO ALL'ESISTENZA DEL SISTEMA SOLARE
Intervenendo a la7, il prof. Franco Prodi, fisico e studioso di fisica dell'atmosfera, si spazientisce con le persone in studio che sostengono l'origine antropica del cambiamento climatico asserendo non abbiano sufficienti competenze e che siano manipolate.
I cambiamenti climatici sono connaturati all'esistenza del sistema solare, afferma. Ci sono, ci sono sempre stati e hanno cause astrofisiche, astronomiche e dipendenti dalla composizione dei componenti dell'atmosfera (che possono essere naturali o anche antropici).
➡️ Ospite nel 2023 all'evento organizzato da Giorgio Bianchi a Ficulle, in Umbria, Franco Prodi aveva affrontato la tematica in dettaglio.
È possibile riascoltarlo a questo link:
https://youtu.be/kO6SDLFfLN0
Fiorangela Altamura
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Repost from Giubbe Rosse
03:04
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🇺🇸 JEFFREY SACHS: “IL COVID È STATO CREATO IN AMERICA”
"Ho studiato a fondo la questione negli ultimi 4 anni, perché ho presieduto una commissione globale su queste questioni. Alla fine la CIA ha detto una mezza verità, che questo virus è uscito da un laboratorio. Quello che non ha detto che il laboratorio era americano, probabilmente quello dell'Università della Carolina del Nord, e magari il virus è stato mandato a Wuhan per essere testato."Sottotitoli: Giubbe Rosse 🟥 SOSTIENI GIUBBE ROSSE Telegram | Portale | Ultim'ora | X | Facebook | Instagram | YouTube
Jeffrey Sachs on Covid-19 made in the US.mp420.19 MB
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NASCE AI.GOV: LA DERIVA USA VERSO IL “GOVERNO ALGORITMICO”
Nel silenzio dei media mainstream, l’amministrazione Trump lancia AI.gov, sistema centralizzato d’intelligenza artificiale applicato alla governance pubblica.
Accade proprio oggi, 4 luglio, data fortemente simbolica (il giorno dell’Indipendenza) per un progetto che, secondo molti osservatori critici, rappresenterebbe l’inizio ufficiale della tecnocrazia digitale e la plausibile tomba delle garanzie costituzionali .
COSA PREVEDE CONCRETAMENTE?
L’architettura poggia su una struttura tripartita:
1. Chatbot AI per sostituire l’intervento umano in decisioni burocratiche e amministrative;
2. Un framework API unificato, che collega l’intero ecosistema federale alle AI commerciali di OpenAI, Google, Anthropic, Meta e Amazon;
3. Una dashboard centrale (CONSOLE) per monitorare in tempo reale tutte le interazioni tra dipendenti pubblici e modelli AI, con capacità di audit e tracciamento permanente.
Il sistema sarà ospitato su infrastrutture cloud Amazon (AWS Bedrock) e FedRAMP. Verranno utilizzati anche modelli non certificati (come Cohere), sollevando dubbi su privacy, cybersecurity e accesso ai dati governativi da parte di soggetti privati (figurati…).
CHI GUIDA TUTTO CIÒ?
Il progetto è affidato a THOMAS SHEDD, ex Tesla e ora a capo della Technology Transformation Services (GSA). Non eletto da nessuno, non responsabile di fronte al popolo, ma con il potere di riscrivere il modo in cui il governo interagisce con i cittadini.
PERCHÉ È PERICOLOSO?
AI.gov è il prototipo di una nuova forma di dominio: una governance algoritmica automatizzata, priva di trasparenza e imputabilità. Un sistema che non ha bisogno di consenso democratico e che quindi governerà a prescindere dall’orientamento delle amministrazioni.
Stiamo assistendo a un cambio di paradigma silenzioso: dalla sovranità popolare alla “efficienza” tecnocratica.
La deriva verso il governo algoritmico non è figlia di un uomo o di un partito, ma di una visione condivisa dall’intero establishment USA.
Nessun colpo di stato. Solo qualche riga di codice…
AI BLESS AMERICA!😎
👉👉 @roccocantautore
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STANFORD MEDICINE 🌺🌺🌺
Stanford è una delle più prestigiose università statunitensi. Fondata alla fine del diciannovesimo secolo, annovera tra i suoi docenti decine di premi nobel e turing. La sua scuola di medicina, in particolare, è tra le più ambite e selettive al mondo, con un tasso di ammissione di poco più di uno su 100 candidati, ed è costantemente ai primi posti per i risultati conseguiti nella ricerca scientifica.
Colpisce dunque scoprire che ancora nel 2023 l'ufficio per la comunicazione di una tale autorevole istituzione accademica cerchi di propinare la storiella della proteina Spike vaccinale che resta nella cellula che la ha prodotta.
https://med.stanford.edu/news/insights/2023/07/mrna-vaccine-spike-protein-differs-from-viral-version.html
Ora, anche se questo fosse vero, e non lo è, non basterebbe a mettere al riparo dalla tossicità del prodotto, dal momento che se le cellule che la producono appartengono a un tessuto o a un organo delicato e vitale, esse ne possono risultare danneggiate determinando dunque la compromissione dell'organo medesimo (da qui ad esempio miocarditi ed epatiti). Quello poi che nel testo stanfordiano viene definito un semplice riconoscimento da parte del sistema immunitario, è in realtà una reazione autoimmune contro la cellula che esprime la proteina virale estranea. Da qui le molteplici e sempre possibili reazioni autoimmuni e infiammatorie.
Nel 2023, tuttavia, già esistevano molteplici credibili e coerenti evidenze riguardo alla capacità della proteina Spike vaccinale di diffondersi nell'organismo liberamente, disciolta nel sangue e nei liquidi extracellulari oppure trasportata tramite vescicole extracellulari quali gli esosomi, al punto da finire anche nel latte materno e perfino nella placenta.
La nostra revisione della letteratura che documenta tutti questi fenomeni discutendone i rischi risale al 2022:
https://www.mdpi.com/1422-0067/23/18/10881
e alcuni ulteriori appunti per un suo aggiornamento sono stati successivamente pubblicati sul nostro blog:
https://marcocosentino.substack.com/
Nel frattempo, pagine come questa di Stanford Medicine vengono linkate in punta di piedi sotto i post altrui da anime belle probabilmente ben intenzionate, desiderose di proteggere e promuovere la narrazione istituzionale che, purtroppo per loro, a ogni giorno che passa perde pezzi. Grazie comunque allo sconosciuto commentatore che, forse inquietato dal mio recente post sulla relazione tra proteina Spike e beta-amiloide della malattia di Alzheimer, ha ritenuto di ricorrere alla sua personalissima coperta di Linus incollandomi in un commento questo link. Diversamente difficilmente avrei potuto scoprire le scemenze di Stanford e compagnia, non perché non sappia che ancora le sfornano a ciclo continuo, ma semplicemente perché non mi verrebbe mai in mente di perder tempo ad andare a cercarle.
PS: leggo che il motto di Stanford sarebbe "Die Luft der Freiheit weht", che in tedesco significa "Il vento della libertà soffia". Soffierà pure, ma certo dovrebbe fare qualcosa urgentemente per l'alito...
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IL PROFESSORE DIGITALE 🌺🌺🌺
Al di là della sparata mediatica, il docente IA pone questioni per ora irrisolvibili su vari fronti, schematizzate in questo articolo-
https://www.orizzontescuola.it/ia-a-scuola-il-primo-professore-avatar-in-italia-ma-chi-risponde-degli-errori-diritto-privacy-e-rischi-per-i-docenti/
Tra di esse:
"📌 Responsabilità civile e didattica: Se l’avatar fornisce informazioni errate che portano a un esame fallito, chi risponde? Il docente reale (art. 2043 Codice Civile), l’ateneo come titolare del servizio, o lo sviluppatore del software? Manca un chiaro inquadramento di “colpa” per errori generativi.
📌 Diritto d’autore: Le lezioni generate dall’IA pongono un conflitto tra diritti morali (art. 20 LDA) del docente “fisico” e la proprietà intellettuale dell’algoritmo. L’università potrebbe rivendicare la titolarità come “opera collettiva” (art. 7 LDA), ma non esiste giurisprudenza.
📌 Privacy studenti: L’interazione con l’avatar implica il trattamento di dati sensibili (stili di apprendimento, domande personali). Servirebbe un DPIA (Valutazione d’Impatto GDPR) per mappare i rischi, ma molti atenei non hanno ancora adeguato i propri registri delle attività.
📌 Erosione del monte ore: Se l’avatar gestisce il 30% delle FAQ, gli atenei potrebbero ridurre i contratti a tempo determinato (art. 24 Legge 240/2010), sostituendoli con “ore IA”. Il CCNL Università non prevede clausole per regolare questa transizione.
📌 Valutazione della didattica: Come misurare l’efficacia di un docente il cui avatar opera h24? I parametri tradizionali (questionari studenti, impact factor) non catturano l’apporto dell’IA. Potrebbe emergere una discriminazione inversa: i professori “solo umani” apparirebbero meno produttivi.
📌 Formazione obbligatoria: Se l’uso dell’IA diventasse requisito (come già accade per la FAD), i docenti precari sarebbero costretti a corsi a pagamento per restare competitivi, aggravando le disuguaglianze.
📌 Disuguaglianza di accesso: Atenei come Insubria o Bologna potranno offrire avatar avanzati, mentre quelli del Sud, già in crisi di finanziamenti, resteranno indietro. Si creerebbe un digital divide accademico, contrario all’art. 34 della Costituzione.
📌 Perdita dello “spazio democratico”: L’aula è un luogo di confronto, anche scomodo (es. dibattiti su temi controversi). Un algoritmo, per quanto evoluto, filtra le risposte in base a dataset predefiniti, azzerando la serendipità del dialogo.
📌 Dipendenza tecnologica: Uno studio del MIT (2024) mostra che l’uso prolungato di tutor IA riduce del 18% la capacità di problem solving autonomo. Se l’avatar diventa il primo interlocutore, gli studenti potrebbero perdere resilienza intellettuale."
Tutte questioni di cui faremmo volentieri a meno, ma la logica rimane quella del "se qualcosa può esser fatta, inevitabilmente qualcuno da qualche parte la farà", il che ci costringe ad attrezzarci per affrontarne le conseguenze. Che in questo caso minacciano di essere ad impatto davvero elevato.
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AMNESIA SELETTIVA 🌺🌺🌺
La prestigiosa rivista Science pubblica uno studio statunitense estremamente sofisticato che, tramite l'uso di organoidi retinici umani (riproduzioni in laboratorio di organi complessi, in questo caso la retina dell'occhio) ottenuti da cellule staminali con mutazioni associate alla malattia di Alzheimer, mostrano come la proteina Spike di SARS-CoV-2 aumenti la deposizione di beta-amiloide, la proteina responsabile delle placche tipiche di questa malattia neurodegenerativa.
Lo studio si completa con l'identificazione in tessuti retinici post mortem di persone con Alzheimer e malate di covid, di deposizioni di beta-amiloide inseme a proteina Spike.
Concludono gli autori: "Questi dati suggeriscono che l'infezione da COVID-19, attraverso la proteina Spike 1 di SARS-CoV-2, porta a patologie correlate alla malattia di Alzheimer. ... Queste ricerche potrebbero fornire spunti su approcci per prevenire l'accumulo di amiloide-β associato alle infezioni virali. Studi futuri saranno mirati a identificare terapie per promuovere la clearance residua o ridurre l'eccessiva deposizione di amiloide-β dopo l'infezione da COVID-19. Infine, questi studi suggeriscono un potenziale approccio per definire clinicamente le sindromi da Covid prolungato del sistema nervoso centrale misurando la funzionalità retinica e il carico di amiloide-β."
Nulla ovviamente sui vaccini, parola che nemmeno mai ricorre nel testo, malgrado i vaccini covid indicano nell'organismo la medesima proteina Spike studiata da questi autori, che tuttavia la associano unicamente al virus e scordano del tutto la sua possibile origine vaccinale.
Così, scriviamo noi qui di seguito la conclusione che ci sarebbe piaciuto leggere di seguito aquanto gli autori dello studio hanno effettivamente scritto.
"Dal momento che la proteina Spike 1 di SARS-CoV-2 viene prodotta anche a seguito di vaccinazione anti-covid, i nostri risultati suggeriscono che anche questa vaccinazione possa associarsi a patologie correlate alla malattia di Alzheimer. ... Queste ricerche potrebbero fornire spunti su approcci per prevenire l'accumulo di amiloide-β associato non solo alle infezioni virali bensì anche alle vaccinazioni. Studi futuri saranno mirati a identificare terapie per promuovere la clearance residua o ridurre l'eccessiva deposizione di amiloide-β anche dopo la vaccinazione. Infine, questi studi suggeriscono un potenziale approccio per definire clinicamente le sindromi da vaccinazione Covid del sistema nervoso centrale misurando la funzionalità retinica e il carico di amiloide-β."
That's all, folks!
https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.ads5006
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LO STATO DELL'INFORMAZIONE INDIPENDENTE IN ITALIA
In un’epoca in cui l’informazione sembra sempre più omologata e piegata agli interessi di governi, grandi piattaforme e poteri economici, la controinformazione diventa uno strumento essenziale per chi cerca di orientarsi nel caos della comunicazione globale. In questo approfondimento condotto da Giorgio Bianchi ci interroghiamo su cosa significhi oggi fare libera informazione: quali sono i rischi, quali i limiti, quali le responsabilità di chi sceglie di raccontare ciò che altrove viene silenziato.
Ne parliamo con tre voci fuori dal coro: Giuliano Marrucci, giornalista d’inchiesta, già firma di Report, oggi impegnato con il suo progetto indipendente "OttolinaTV"; Riccardo Rocchesso, fondatore di 100 Giorni da Leoni; e Massimo Mazzucco, regista e documentarista.
Un confronto serrato per capire se è ancora possibile – e in che modo – fare informazione libera in un sistema che tende a marginalizzare ogni voce fuori schema.
La puntata completa:
https://youtu.be/oBWHm7Mo498?si=nmX1XOxopryrG_LT
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CARNE DI PORCO 🌺🌺🌺
Nei miei post tratto anche temi legati alla formazione universitaria e talora alla didattica scolastica, argomenti sui quali negli ultimi due-tre decenni (e tanto più negli anni più recenti) governi soi-disant di destra e sinistra si sono sbizzarriti con provvedimenti e "riforme" in apparenza assurdi, controproducenti quando non realmente esiziali. In ogni caso, l'uno peggio dell'altro. In apparenza. Perché poi leggi post come questo di Giuseppe Masala e cogli immediatamente il giusto "framing", comprendendo così come nulla sia casuale e tanto meno "sbagliato", e anzi tutto sia coerente e orientato lucidamente alla meta, perseguita con ferrea e inscalfibile perseveranza, una volta che siano chiari gli obiettivi reali dei decisori.
https://t.me/giuseppemasala/65747
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