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Corona–Signorini: quando parlare diventa più pericoloso dei fatti Ci sono storie che fanno rumore non solo per quello che rac
Corona–Signorini: quando parlare diventa più pericoloso dei fatti Ci sono storie che fanno rumore non solo per quello che raccontano, ma per come viene trattato chi le racconta. In queste settimane, nella controversia che coinvolge Fabrizio Corona e Alfonso Signorini, succede qualcosa che lascia più domande che risposte. C’è chi decide di parlare pubblicamente. Di raccontare cosa accadrebbe dietro le quinte di un programma come il Grande Fratello. Richieste, dinamiche, meccanismi che – se veri – meriterebbero almeno di essere verificati. E cosa accade? 👉 Chi parla si ritrova 12 poliziotti a casa. 👉 Chi viene chiamato in causa, invece, continua serenamente a fare ospitate televisive, interviste, apparizioni pubbliche. Ora, senza accusare nessuno, la domanda è inevitabile: perché l’attenzione si concentra subito su chi denuncia e non su ciò che viene denunciato? Si dice – perché di questo si parla – che a breve potrebbero partire indagini, dopo denunce consegnate in procura. Se così fosse, è giusto che la magistratura faccia il suo corso. Ma allora un’altra domanda nasce spontanea: 👉 Perché questo silenzio quasi totale nei media tradizionali? Qualche articolo, due righe, e poi più nulla. Nessun approfondimento. Nessun dibattito. Nessun confronto. Eppure, fuori dalla TV, succede l’opposto. La ventesima puntata di “Falsissimo” viene pubblicata online. Dopo un’ora: 120.000 visualizzazioni. Dopo 14 ore: 1 milione e 600 mila. Facciamo due conti, solo per capire la portata. 👉 1,6 milioni di visualizzazioni su circa 59 milioni di italiani significa che quasi il 3% della popolazione ha visto lo stesso contenuto in pochissimo tempo, senza palinsesto, senza promozione televisiva. 👉 Numeri che, tradotti in TV, equivalgono a uno share di prima serata. E allora viene da chiedersi: 👉 Perché milioni di persone guardano e commentano, mentre la TV tace? 👉 C’è qualcosa di più grande che non si vuole toccare? 👉 Qualcuno troppo potente perché la questione venga affrontata apertamente? 👉 Si rischia forse di aprire un vaso di Pandora? E soprattutto: 👉 È normale che chi parla venga immediatamente attenzionato, mentre chi viene chiamato in causa continui come se nulla fosse? Forse è tutto destinato a chiarirsi. Forse emergerà che non c’è nulla. O forse no. Ma una cosa è certa: quando le domande fanno più paura delle risposte, il problema non è chi chiede. E il vero interrogativo resta aperto: come andrà a finire questa faccenda… e chi avrà davvero il coraggio di raccontarla fino in fondo?

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Caso Signorini Corona. In Italia non si censura urlando. Si censura tacendo. Quando un tema esplode sui social ma viene ignor
Caso Signorini Corona. In Italia non si censura urlando. Si censura tacendo. Quando un tema esplode sui social ma viene ignorato da giornali e telegiornali, non è una svista: è un meccanismo di controllo. Il silenzio serve a delegittimare: se non ne parlano i media, allora non esiste. Psicologicamente è una forma di gaslighting collettivo. La gente vede, ascolta, commenta… ma poi si sente dire — implicitamente — che sta esagerando, che “non è una notizia”, che “non conta”. Il messaggio è chiaro: fidati più di chi tace che dei tuoi occhi. Omertà e ricatto funzionano perché fanno leva su una paura primaria: 👉 l’esclusione. Chi parla troppo viene isolato. Chi tace resta nel sistema. È lo stesso schema che regge da decenni: non si distrugge l’informazione, si controlla la cornice. Si decide cosa è degno di esistere e cosa no. E no, non pensano che la gente sia stupida. Pensano che sia addestrata: abituata a confondere l’assenza di notizie con l’assenza di verità. Il problema non è lo scandalo. Il problema è che questo silenzio ci somiglia più di quanto vorremmo ammettere. Ed è qui che la memoria fa male. Negli Stati Uniti il #MeToo è partito da una voce scomoda, marginalizzata, ridicolizzata. Poi da un nome. Poi da tanti altri. E alla fine ha travolto uno degli uomini più potenti dell’industria, portandolo davanti alla giustizia. All’inizio anche lì sembrava gossip. Anche lì i media tacevano. La differenza è che a un certo punto il silenzio si è rotto. La vera domanda non è “è vero o no?”. La vera domanda è: quanto deve diventare grande una verità perché smettiamo di far finta di non vederla? T.me/piusiamoprimaneusciamo
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Non è gossip. È uno specchio che improvvisamente è stato lasciato scoperto. L’ultima puntata di Falsissimo non sembra una sem+1
Non è gossip. È uno specchio che improvvisamente è stato lasciato scoperto. L’ultima puntata di Falsissimo non sembra una semplice denuncia. Sembra piuttosto la fine di una tolleranza. Perché certe cose, quando restano sommerse, restano sommerse a lungo. E quando emergono tutte insieme, raramente è per caso. Quando determinati meccanismi vengono raccontati, il punto non è cosa viene detto, ma perché adesso. E soprattutto: chi ha smesso di coprire chi. Per anni alcune dinamiche sono state parte dell’arredo. Invisibili solo a chi non voleva vederle. Poi qualcosa si sposta. Qualcuno diventa troppo ingombrante, troppo autonomo, troppo difficile da gestire. E a quel punto non serve fare nomi: basta togliere una mano dalla spalla. In TV, intanto, continuano a passare volti puliti, toni misurati, facce da brave persone. Gente che parla di rispetto, di etica, di regole. Poi le luci si spengono, e il copione cambia. Ma quello non va in onda. Qualunque sia la lettura, una cosa è chiara: era solo questione di tempo. Non per giustizia, non per coraggio. Per equilibrio. Quando l’equilibrio salta, anche il silenzio diventa inutile. Il finale, però, è il più prevedibile. Perché in Italia, di queste storie, si parla sempre senza conseguenze. Qualche giorno di rumore, qualche presa di distanza, poi tutto torna composto. Ordinato. Accettabile. Con una sola crepa rimasta lì, ben visibile: ora nessuno può più dire di non aver visto.
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Riflessioni… 🧬 Henry Cavill. Matt Bomer. 🤨 No, non è solo “somiglianza”. 🪞 Stessa struttura del volto. Stessa mascella. St
Riflessioni… 🧬 Henry Cavill. Matt Bomer. 🤨 No, non è solo “somiglianza”. 🪞 Stessa struttura del volto. Stessa mascella. Stesso sguardo calibrato al millimetro, come un progetto riuscito fin troppo bene. 🌍 Nel mondo ci sono miliardi di facce. Eppure questo volto… compare due volte. Uguale. Pulito. Perfetto. 📺 La versione ufficiale parla di coincidenza. Ma da quando l’industria dell’intrattenimento lascia qualcosa al caso? 🎭 Curioso però: stessi tratti, stesso carisma… ma mai gli stessi ruoli, mai lo stesso spazio, mai davvero nello stesso gioco. 🔁 Quando un’immagine funziona, si replica. Quando un archetipo vende, si conserva. Quando un volto convince, si controlla. 🧠 Forse non sono due uomini simili. Forse sono due versioni dello stesso modello. Stesso stampo. Ruoli diversi. ⏳ E prima di dire “impossibile”, ricordiamoci una cosa: la tecnologia che conosciamo è sempre quella di ieri. ❓ La vera domanda non è se siano cloni. La vera domanda è: quanto siamo sicuri che tutto ciò che vediamo sia reale? T.me\ piusiamoprimaneusciamo
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🔥 AGENDA 2030: LA TV NON INTRATTIENE. INDOCTRINA. “È solo una serie.” La frase preferita di chi non vuole vedere. 📺 Il Prof
🔥 AGENDA 2030: LA TV NON INTRATTIENE. INDOCTRINA. “È solo una serie.” La frase preferita di chi non vuole vedere. 📺 Il Professore – Stagione 3, Episodio 8. Scena di poliamore: 👉 due ragazze 👉 il fidanzato di una delle due 👉 tutto mostrato come normale, sano, moderno. Nessun conflitto. Nessuna conseguenza. Nessun limite. 🎯 Il messaggio è chiaro: La coppia è obsoleta. La famiglia è un costrutto da smantellare. La fedeltà è “controllo”. La stabilità è “noiosa”. 🔥 Non te lo spiegano. Te lo infilano in testa. Così: – Una scena oggi – Un dialogo domani – Un “è normale” dopodomani E quando tuo figlio lo accetta come ovvio, è già tardi. 💸 E indovina chi paga? LO STATO. CON I TUOI SOLDI. Serie “per giovani”, sovvenzionata, promossa, spinta. Non un progetto culturale neutro. Ma ingegneria sociale travestita da fiction. 👶 Target? Ragazzi senza anticorpi critici. Identità ancora malleabili. Menti da riformattare. 👁️ L’Agenda 2030 non ha più bisogno di leggi. Ha Netflix. Ha la RAI. Ha le serie “educative”. Distruggi la famiglia ➡️ indebolisci l’individuo ➡️ azzeri le radici ➡️ crei persone sole, fluide, controllabili E se lo dici ad alta voce: ❌ sei un complottista ❌ sei medievale ❌ sei pericoloso Ma il vero pericolo è non vedere il disegno. 📌 Non è intrattenimento. È addestramento emotivo. A bassa intensità. Costante. Pagato da te. La TV è la nuova scuola. Solo che qui nessuno chiede il consenso dei genitori. Spegni lo schermo. Accendi il cervello. Prima che lo facciano loro al posto tuo. 🔥
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Lo so, per molti è ‘solo una coincidenza’. Eppure l’analisi biomeccanica non mente: passo corto ma oscillazione laterale marc
Lo so, per molti è ‘solo una coincidenza’. Eppure l’analisi biomeccanica non mente: passo corto ma oscillazione laterale marcata, bacino che ruota in modo incompatibile con la morfologia dichiarata, clavicole posizionate troppo alte, rapporto scapolo-iliaco anomalo. Tutti pattern osservati — guarda caso — nell’80% delle celebrità. Si chiama disallineamento scheletrico da inversione neonatale: un corpo costruito per sembrare altro, ma la struttura ossea tradisce sempre. Non servono opinioni. Basta guardare come camminano. La biomeccanica non è agenda, è matematica. T.me/piusiamoprimaneusciamo
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✨ “Il Pandoro che non muore: una riflessione scomoda su quello che chiamiamo cibo.” Lo hanno lasciato lì. Da Natale a Pasqua.
✨ “Il Pandoro che non muore: una riflessione scomoda su quello che chiamiamo cibo.” Lo hanno lasciato lì. Da Natale a Pasqua. All’aperto. In un sito di compostaggio, circondato da insetti, muffe, batteri… tutto ciò che normalmente distrugge gli alimenti veri. Risultato? È rimasto intatto. Perfetto. Inalterato. Nemmeno una formica lo ha degnato di uno sguardo. Ora: non serve essere scienziati per capire che quando un “cibo… dolce” non lo mangiano nemmeno gli insetti, forse tanto naturale non è. E questa scena mi ha riportato ad anni fa, quando visitai una fabbrica di pandori e panettoni. Ricordo ancora la frase del responsabile, detta con totale normalità: “Questi verranno venduti l’anno prossimo.” Un. Anno. Prima. E lì ho iniziato a farmi domande. 💀 Perché un prodotto da forno può durare un anno senza degradarsi? In parole semplicissime: Perché è progettato per non decomporsi. Un pandoro artigianale — con burro vero, uova vere, senza trattamenti — in pochi giorni: • irrancidisce • ammuffisce • perde umidità • attira insetti Quello industriale, invece, viene “blindato” grazie a: • Conservanti → rallentano o bloccano completamente batteri e muffe. • Antiossidanti → impediscono che gli ingredienti irrancidiscano. • Emulsionanti e stabilizzanti → tengono l’impasto morbido anche dopo mesi. • Alcol alimentare vaporizzato → usato in alcune confezioni come barriera antimicrobica. • Atmosfera modificata → eliminazione dell’ossigeno nella confezione. • Altissime dosi di zuccheri → non per bontà, ma per ridurre l’attività dell’acqua, così niente microbi cresce. Risultato: Un prodotto che sembra cibo… ma che si comporta come un manufatto. ⚠️ E quanto può fare male tutto questo? Non parlo di “veleni istantanei”. Non è così che funziona. Il problema è l’esposizione continua a: • additivi che alterano la flora intestinale • zuccheri altissimi che creano picchi glicemici • grassi modificati che infiammano • ingredienti “morti” che non nutrono davvero Non è il singolo pandoro a fare danno. È l’effetto cumulativo di un sistema alimentare in cui il criterio non è più la qualità, ma la durata sullo scaffale. E quando mangi cose pensate per non marcire, finisce che a marcire è il metabolismo, non il prodotto. 🐜 E se gli insetti lo evitano? Gli insetti sono programmati per riconoscere ciò che è: • nutriente • degradabile • naturale Se non si avvicinano, non è perché sono “schizzinosi”. È perché non lo considerano cibo. E questo, che ci piaccia o no, è un dato che fa riflettere. 🔥 Magari sono io la complottista… …o magari stiamo ingoiando senza far domande cose che durano più dei ricordi delle feste. Quando un prodotto sopravvive a tre stagioni senza cambiare forma, odore o colore, forse la domanda non è: “Perché lo mangio solo a Natale?” Ma: “Perché lo mangio, punto?” My two cents… Coach Ary
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Nel silenzio del bosco restano solo le loro ombre. Tre bambini strappati alla loro famiglia… Vivevano immersi nella natura, c
Nel silenzio del bosco restano solo le loro ombre. Tre bambini strappati alla loro famiglia… Vivevano immersi nella natura, con il vento tra i capelli e la terra tra le mani. Una vita semplice, pulita, diversa… forse troppo diversa per chi osserva da fuori. Perché è più facile giudicare che comprendere. È più comodo etichettare che ascoltare. E così li hanno portati via, lontano da quell’amore che non seguiva il copione “accettabile”. Ma la domanda non è se quella vita fosse sbagliata. La domanda vera è un’altra: Quanto pesa, davvero, il business delle case famiglia in queste “decisioni di tutela”? T.me/piusiamoprimaneusciamo
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Quanti altri ne leggeremo….
Quanti altri ne leggeremo….
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Ci mostrano sempre tutto prima che accada. Prima in un film, poi in una serie, poi in uno spot. Ci fanno ridere… poi diventa
Ci mostrano sempre tutto prima che accada. Prima in un film, poi in una serie, poi in uno spot. Ci fanno ridere… poi diventa normale. Ci abituano al mostro con un filtro e una risata, così quando arriverà davvero, non farà più paura. Si chiama programmazione predittiva: ti raccontano il futuro per farti accettare il presente che stanno costruendo. Un lento condizionamento di massa travestito da intrattenimento. Ti mostrano la macchina che uccide, ma la rendono affascinante, intelligente, “utile all’uomo”. E mentre ti intrattengono, ti addestrano. Oggi è solo tecnologia. Domani sarà abitudine. Dopodomani, legge. E tu applaudirai mentre la macchina decide chi vive e chi no. T.me/piusiamoprimaneusciamo
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🧠💻 Matrix non era fantascienza. Era un documentario mascherato da film. Un messaggio in codice, lanciato nel 1999 da chi sa
🧠💻 Matrix non era fantascienza. Era un documentario mascherato da film. Un messaggio in codice, lanciato nel 1999 da chi sapeva cosa sarebbe arrivato. Nel film parlano del XXI secolo, dell’intelligenza artificiale, del controllo delle menti e delle macchine che avrebbero preso il potere. All’epoca sembrava solo una storia di fantasia… ma oggi, venticinque anni dopo, viviamo esattamente nello scenario che descrivevano. L’IA è qui. È ovunque. E noi… siamo connessi, controllati e programmati — proprio come loro avevano previsto. Nel ‘99 ci avevano avvertiti. Ma tutti pensavano fosse solo un film. Ora non stiamo più guardando Matrix. Ci stiamo vivendo dentro.🧠💻 T.me/piusiamoprimaneusciamo
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Ti do il croccantino, tu fai il saltino. Se ti sembra un premio, ma c’è un guinzaglio invisibile… forse non è un regalo, è un
Ti do il croccantino, tu fai il saltino. Se ti sembra un premio, ma c’è un guinzaglio invisibile… forse non è un regalo, è un addestramento. 🧠 Quando ti offrono qualcosa per orientare le tue scelte, chiediti: mi stanno ringraziando… o mi stanno addestrando? Anche i gatti imparano con i premi. Gli esseri umani, invece, dovrebbero imparare a chiedersi perché. T.me/piusiamoprimaneusciamo
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🎬 “La mia cena con André” (1981) Ah sì, certo… due uomini che parlano per un’ora e mezza al ristorante. “Solo filosofia”, di
🎬 “La mia cena con André” (1981) Ah sì, certo… due uomini che parlano per un’ora e mezza al ristorante. “Solo filosofia”, dicono. Peccato che tra una portata e l’altra ti infilano tutto il menù della programmazione predittiva: alienazione, controllo sociale, realtà come prigione mentale, e l’idea che “tanto è tutto scritto”. Ma tranquillo… è solo un film. Come 1984, Matrix, Contagion, Black Mirror… solo film. 🍷 Buon appetito, mondo addormentato T.me/piusiamoprimaneusciamo
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Leggere certe notizie dovrebbe valere come test di deficienza: se ci credi, promosso a pieni voti. T.me/piusiamoprimaneusciam
Leggere certe notizie dovrebbe valere come test di deficienza: se ci credi, promosso a pieni voti. T.me/piusiamoprimaneusciamo
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Il mondo oggi è come X Factor. Dietro le quinte c’è Giorgia, la voce più grande d’Italia — quella che dovrebbe insegnare a tutti. Davanti ci sono tre pseudo-cantanti, che hanno fatto del rumore la loro arte e dell’apparenza il loro talento, e non sanno nemmeno reggere una nota, ma vengono trattati come geni della musica. L’unico che sa davvero cantare è Gabbani… e guarda caso, è quello che non si piega alle logiche del sistema, quello che non si vende al personaggio. È quasi come se la televisione volesse abituarci al ribaltamento dei valori: farci credere che il mediocre sia talento, che il rumore sia arte, che l’apparenza conti più della sostanza. Così, piano piano, ci disarmano il senso critico. E alla fine, applaudiamo anche noi — convinti che sia “normale” vedere il mondo capovolto. T.me\piusiamoprimaneusciamo
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Incredibile evoluzione della scienza: ❌ “Nei vaccini non c’è alluminio.” ✅ “Ok, c’è… ma fa bene!” Prossimo step? Cura detox a
Incredibile evoluzione della scienza: ❌ “Nei vaccini non c’è alluminio.” ✅ “Ok, c’è… ma fa bene!” Prossimo step? Cura detox all’alluminio liquido. Magari in flebo, per assorbire meglio la “sicurezza”. 🫠 Ok, allora proponiamo a questi scienziati una bella flebo di metallo fuso — giusto per “testare la sicurezza”, no? T.me/piusiamoprimaneusciamo
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Tra 10 anni… forse la gente capirà… ma continuerà a chiamare « complottisti » quelli che li avevano avvisati…
Tra 10 anni… forse la gente capirà… ma continuerà a chiamare « complottisti » quelli che li avevano avvisati…
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Riflettere…. Il potere del simbolo!
Riflettere…. Il potere del simbolo!
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Ti hanno fatto credere che la medicina è qui per proteggerti, ma la realtà è diversa: la tua malattia non è un problema da ri
Ti hanno fatto credere che la medicina è qui per proteggerti, ma la realtà è diversa: la tua malattia non è un problema da risolvere, è un’opportunità da sfruttare. Ogni pillola, ogni vaccino, ogni trattamento è calcolato per generare profitti, non per guarire. Le case farmaceutiche crescono mentre tu soffri, trasformando il tuo dolore in guadagno. È ora di aprire gli occhi e riconoscere chi realmente beneficia della tua vulnerabilità! La tua salute non è il loro interesse: a contare sono i profitti. Le case farmaceutiche non curano, speculano sul tuo dolore, e finché accetterai di chiudere gli occhi, saranno loro a vincere. T.me/piusiamoprimaneusciamo
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I mostri…. T.me/piusuamoprimaneusciamo
I mostri…. T.me/piusuamoprimaneusciamo
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