Matteo Gracis
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Cari Beppe Grillo ed Elon Musk... nel momento in cui le persone dipenderanno da tale sostegno economico, i governi avranno totalmente in pugno i cittadini, già ora sudditi e a quel punto marionette fatte e finite.
Parliamo piuttosto di un Reddito Massimo o meglio di un Limite Massimo Universale per ridistribuire in maniera equa la ricchezza e ridurre così le disuguaglianze.
https://www.youtube.com/watch?v=QNwFrdodr8E
02:33
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Black Friday e il trionfo della Matrix 🛍
Sapete quali sono le due trappole più efficaci e più utilizzate dal sistema per tenervi all’interno della Matrix? Desiderio e Paura.
Ed è proprio il desiderio, che si celebra domani nella giornata più emblematica, trionfo di bisogni indotti e del consumismo più becero: il "mitico" Black Friday!
E chissenefrega se tale corsa sfrenata di massa ad acquisti compulsivi, alimenta mostri come il capitalismo, la globalizzazione, fino ad arrivare a guerre e conflitti (eh si signori, è l’economia che muove il mondo, e sono le banche nonché i fondi di investimento che decidono, ben prima dei governi, dove devono esplodere bombe e dove invece è bene che regni la pace, il tutto con i nostri soldini); chissenefrega se si contribuisce ad un inquinamento fuori controllo e si butta benzina sul fuoco sulla tanto discussa crisi climatica...
...è il Black Friday, guarda che sconto, hai visto che offerta? Che fai te ne privi?
Le mandrie di consumatori che assalivano negozi come zombie affamati, facevano impressione e destavano disagio, oggi è tutto più discreto, quasi invisibile, grazie agli acquisti online e il mercato digitale. Occhio non vede, cuore non duole.
Ormai dovrebbero saperlo anche i sassi che la strada per una vita felice è fatta di sobrietà, di cose semplici, di rapporti umani, di un riavvicinamento alla natura (tutte cose che non si comprano ma si coltivano, con pazienza e dedizione) eppure niente da fare, oggi conosciamo il prezzo di tutto e non sappiamo più il valore di niente.
Poi però ci si lamenta se il materialismo pervade le nostre esistenze, se ansie, depressioni e malattie mentali varie dilagano e un vuoto esistenziale senza precedenti si insidia nelle nuove generazioni.
Già gli antichi greci ci avevano indicato la strada oltre duemila anni fa: "NULLA DI TROPPO", dicevano. Oggi uno slogan simile suona quasi eretico e infatti c’è il silenzio totale a riguardo, nessuno si azzarda a proferire parola, a muovere osservazioni o critiche, sia mai che… si passi per guasta feste.
E allora mentre questa umanità schizzata e masochista si abbandona al prossimo acquisto irresistibile, continuo a sognare un altro mondo, in cui finalmente, avremo capito, che l’unica soluzione ai nostri mali è… il necessario per tutti, il superfluo per nessuno.
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Ieri, per la prima volta nella mia vita, ho visitato la meravigliosa Assisi.
È stata una gran bella esperienza e mi ha fatto molto riflettere su quanto siano ancora incredibilmente attuali e nobili gli insegnamenti di San Francesco.
La sobrietà come via di liberazione spirituale (all’antitesi del materialismo e del consumismo); l’umiltà contro ogni forma di orgoglio o vanità; l’amore e il rispetto per la natura nonché l’idea che tutte le creature siano parte della stessa famiglia e interconnesse; la misericordia e il rispetto per il prossimo, specialmente per i più poveri ed emarginati; la non-violenza e la pace come unica soluzione possibile ai conflitti e le divergenze; la gioia di vivere, da coltivare attraverso la semplicità e la gratitudine.
Concetti di inestimabile valore che lui comprese ma soprattutto mise in pratica già 800 anni fa.
Un visionario, un rivoluzionario, un faro.
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Questa immagine è potentissima e ci dovrebbe imporre una serie di riflessioni.
L'opera è dell'artista turco Gallenkus e mostra un bambino palestinese di 9 anni malnutrito. Riceve cure dopo essere stato evacuato dalla Striscia di Gaza all'ospedale da campo di Rafah. Sotto invece, la banana di Cattelan, venduta recentemente a un'asta a 6,2 milioni di dollari.
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La normalità mi uccide, mi spegne, mi appiattisce. L’ho sempre vista e vissuta come una trappola e per questo mi sono costruito una vita che mi permettesse di evitarla il più possibile. Mi sono spesso chiesto - e continuo a farlo - come facciano le persone “normali” a vivere quelle loro vite così “normali”. Per me è veramente inconcepibile.
Mi sono sempre sentito diverso. Alieno. Strano. Disadattato. Ma me ne sono sempre sbattuto il caxxo. Anzi, sotto sotto c’ho anche goduto. Il mio mood fin da ragazzino è sempre stato “voi ridete di me perché sono diverso, io rido di voi perché siete tutti uguali” un po’ alla Kurt Cobain ma senza il suo “mal de vivre” (grazie al cielo!).
Ho un’attrazione innata per la ribellione, credo faccia proprio parte del mio DNA. Poi chiaramente con gli anni si è smussata e ha assunto forme diverse da quelle acerbe dell’adolescenza. Sotto certi aspetti si è affinata. Fottere il sistema per me è fonte di piacere, è ossigeno, mi fa sentire vivo ma soprattutto libero. Farne parte ma da outsider, conoscere le sue regole per trasgredire quelle più insensate - senza recare alcun danno ad altri esseri viventi - rifiutare i dogmi e contestare i suoi sostenitori, per me è cosa naturale. E a ben vedere a volte anche nobile.
Contemporaneamente mi sforzo - spesso ancora invano - di non giudicare gli altri per come hanno scelto di vivere la propria vita (se veramente hanno scelto), né di sentirmi migliore o superiore. Sono semplicemente strade diverse: io rispetto le altre e pretendo che la mia sia rispettata. "Vivi e lascia vivere" per me è una regola sacra, un vero e proprio mantra.
Così come cerco sempre di tenere a mente e mi ripeto in continuazione quella bellissima riflessione - attribuita a svariati autori ma senza fonte certa - che è: “Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre.”
Ma non c’è dubbio che fatico a comprendere chi vive nella routine, chi non esce mai dagli schemi, chi accetta in maniera succube l’esistenza che qualcun altro o “la società” ha scelto per lui. La normalità per me è noia, appiattimento, rassegnazione, prigionia, soprattutto se non la si è scelta in maniera consapevole.
Spesso mi è stato detto in maniera dispregiativa “tu non sei normale!”: senza saperlo quelle persone mi hanno fatto il miglior complimento che avrei mai potuto ricevere.
E oggi che godo (o soffro?) di un barlume di popolarità, vago in un limbo curioso tra chi mi ama e chi mi odia, chi mi applaude e chi mi fischia, chi mi elogia e chi mi disprezza. Il più delle volte, in entrambi i casi, senza avermi né mai incontrato né avendo mai avuto a che fare con me personalmente dunque avendo una conoscenza del sottoscritto estremamente superficiale ma soprattutto parziale.
A volte deludo altre sorprendo, a volte provoco altre rincuoro, a volte mordo altre accarezzo... ma qualsiasi cosa faccia, oggi come ieri, continuo a fottermene allegramente del giudizio altrui, convinto del fatto che le malelingue parlano, quelle buone danno orgasmi. 😜
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01:35
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Questo mese sarei il terzo giornalista italiano con più interazioni sui social e il primo per visualizzazioni video.
Come ho già detto altre volte in passato, me ne frega poco niente di classifiche del genere e a dirla tutta non sono neanche poi così entusiasta di farne parte, visto che molti dei nomi presenti in questa lista, per quanto mi riguarda, non sono nemmeno giornalisti ma pennivendoli e giullari di corte.
Ciò detto mi sembra comunque una buona occasione per ribadire alcuni concetti a me cari anche perché il tutto, ci tengo a sottolinearlo, viene fatto dal sottoscritto senza gossip, senza calcio, senza cronaca nera, senza balletti, senza marchette, senza intrallazzi politici, senza intrattenimento spicciolo, senza giornali, tv o radio alle spalle, senza mainstream, senza essere megafono delle istituzioni, senza raccomandazioni, senza distrazioni di massa, senza peli sulla lingua, senza filtri.
In un’epoca nella quale l’informazione è propaganda, il politicamente corretto la fa da padrone, in cui le piattaforme social sono dominate da algoritmi che puntualmente censurano, nascondono e ostacolano qualsiasi voce non allineata, riuscire a veicolare del giornalismo indipendente e del pensiero critico facendo al tempo stesso questi numeri, non è cosa da poco.
Occasione questa per me, anche e soprattutto per ringraziare tutti coloro che mi seguono, mi ascoltano e mi sostengono. Se la mia voce fuori dal coro, spesso ostinata e contraria, sempre ribelle e per alcuni addirittura eretica, arriva oggi comunque a milioni di persone, è GRAZIE A VOI.
Non c’è che dire… siamo proprio un gran bel cortocircuito!
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01:09
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Mandato di arresto per Netanyahu: e adesso come la mettiamo?
Notizia di oggi. La Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi dall’8 ottobre 2023 in poi.
E adesso come la mettiamo? Cosa dicono ora tutti quei giornalisti, opinionisti, intellettuali e fanfaroni vari che in tutti questi mesi hanno sempre difeso le azioni criminali di Israele e si sono sempre rifiutati di definire genocidio quello che stava succedendo in Palestina?
Cosa dicono i giornaletti italiani che hanno sempre trattato sto bandito coi guanti, minimizzando la mattanza che stava portando avanti? No perché noi invece, è da mesi che lo denunciamo apertamente e senza mezzi termini.
Ma soprattutto le istituzioni italiane, dal Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio che hanno sempre accolto a braccia aperte il terrorista Netanyahu… cosa hanno da dirci?
Perché se finora il silenzio è stato complicità del massacro a Gaza, adesso, il loro silenzio sarebbe da considerarsi ufficialmente criminale.
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01:16
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Europa a rischio guerra nucleare? ☣️
48 ore fa il burattino Joe Biden ha autorizzato l’uso da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio per colpire la Russia. Il Cremlino ha accusato il presidente americano di gettare benzina sul fuoco e ha promesso “risposte appropriate”. Non solo: Mosca ha fatto sapere che si riserva il diritto di considerare una risposta nucleare a un eventuale attacco con armi convenzionali che minacci la sua sovranità.
Sembra che l’attuale governo americano stia facendo del suo meglio per far scoppiare la terza guerra mondiale prima che Trump assuma i poteri.
In tutto questo è impressionante la sottomissione dell’Unione Europea e il silenzio dei leader politici dei singoli stati. Il nostro continente rischia di essere teatro di una guerra nucleare e i ciarlatani in giacca e cravatta che ci governano continuano ad obbedire a Zio Sam senza rendersi conto del disastro in cui ci stanno trascinando.
Domanda: ma se domani Zelensky (sempre più alle strette e coi giorni contati), dovesse colpire la Russia con un missile a lungo raggio “made in Europa” e a quel punto Putin decidesse di radere al suolo Kiev con un’atomica… di chi sarebbe la responsabilità?
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Perché non si può più stare zitti. Perché chi tace è complice. Perché sui social e sul web non basta. Perché tutti devono vedere e conoscere. Perché bisogna abbattere il muro di indifferenza e omertà. Perché la stampa italiana continua a divulgare disinformazione e fare propaganda. Perché è giunto il momento di fermare questo criminale e il massacro che sta portando avanti. ❌
A futura memoria: che si sappia e si dica che noi non siamo stati zitti di fronte al genocidio del popolo palestinese. 📌
Un’iniziativa de L'Indipendente a favore della pace.
Mi sembra sempre più chiaro che le élite occidentali vorrebbero imporci un futuro distopico, fatto di identità digitali, intelligenze artificiali, abolizione del contante e altri strumenti di controllo sociale.
Signori, è molto semplice: se tutto questo non ci piace, bisogna RIFIUTARLO categoricamente, dire NO, boicottare, reagire e mandarli educatamente nonché senza mezzi termini a fare in c**o.
Rifiuto la rassegnazione di molti che si sentono impotenti e al contrario credo a una massa critica di persone che siano ancora capaci di ribellarsi, resistere e disobbedire.
https://www.youtube.com/watch?v=aYkP1iY0Anw
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Negli ultimi 4 anni ho girato l'Italia da nord a sud e tenuto oltre 200 conferenze, nelle quali ho incontrato e parlato con decine di migliaia di persone. È stato un viaggio incredibile ma al tempo stesso parecchio impegnativo. Motivo per cui ho deciso di fermarmi e nel 2025 prendermi un anno di pausa dagli eventi dal vivo. Ho progetti, persone e questioni che richiedono il mio tempo e la mia attenzione.
Prima però... le ultime date, a cui vi invito a partecipare:
19 Novembre – Cremona
20 Novembre – Sasso Marconi (BO)
21 Novembre – Villafranca (VR)
21 Novembre – Rovereto (Trento)
22 Novembre – Vicenza
23 Novembre – Belluno
24 Novembre – Tolentino (MC)
26 Novembre – Grosseto
27 Novembre – Genova
15 Dicembre – Milano
INFO & BIGLIETTI 👈
01:46
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Pierino Pelù il ribelle 🤡
È notizia di questi giorni (che notizia non è, ma che media globalisti e pennivendoli cavalcano), l’abbandono di Piero Pelù dalla piattaforma X perché, cito testuali parole: “credo che oggi sia fondamentale dare dei segnali chiari di dissenso civile verso chi sta restringendo sempre più le nostre libertà personali”.
A dirlo è lo stesso Pelù, convinto sostenitore del green pass, colui che non si fece alcun problema a suonare in concerti ai quali si poteva accedere solo con apposito lasciapassare e in che tali occasioni non vide alcun sopruso né minaccia alle libertà personali.
Lo stesso Pelù che poi si immortalò di fronte a un termostato spento, convinto così di influire sull’economia russa tanto da fermare la guerra in Ucraina, come il draghetto gli aveva suggerito.
E che oggi, con un gesto di impavido e temerario coraggio rappresentato da un rivoluzionario dito medio in primo piano, chiude il proprio profilo social (in una delle poche piattaforme non allineate), sentendosi così il nuovo Giordano Bruno.
Questi sono i “ribelli” dei nostri tempi. Caricature di se stessi che vivono in una realtà completamente distorta e surreale.
Io, per dirla in maniera semplice, ci vedo solo un gran disagio.
Breve epilogo tragicomico: l'amico Pierino fino a qualche ora fa mi seguiva su Instagram, poi ha scoperto che forse era cascato male, che io non sono uno scanzi qualsiasi e che non gliele mando a dire. Così mi ha bloccato. Sono affranto. Spero di riprendermi.
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C'è un genocidio in corso, che la stampa italiana non ha il coraggio di raccontare.
C'è un responsabile che ha nome e cognome, ma che nessuno ferma e che continua a seminare terrore impunemente.
C'è un'indifferenza e un'omertà che non possiamo accettare.
Questa campagna è il nostro modo per dire noi non ci stiamo.
www.lindipendente.online/netanyahu 👈
Entra in azione e partecipa anche tu all'iniziativa!
01:36
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Solo negli ultimi anni, la stampa occidentale a partire dei mass media italiani (gli autoproclamatisi “professionisti dell’informazione”) vi hanno raccontato…
• Che con l’euro avremmo lavorato un giorno in meno e guadagnato come se lavorassimo un giorno in più. Era falso.
• Che con la Brexit l’Inghilterra sarebbe andata gambe all’aria nel giro di pochi mesi. Era falso.
• Che il Green Pass vi avrebbe garantito sicurezza e immunità e che senza il siero magico vi sareste ammalati e sareste morti. Era falso.
• Che con le sanzioni avremmo piegato l’economia della Russia e che la controffensiva Ucraina stava avendo successo. Era falso.
• Che Kamala Harris fosse in vantaggio su Donald Trump. Era falso.
Il tutto, l’hanno sempre affermato con estrema arroganza, totale sicurezza, senza mai mettere in dubbio nulla né accettando alcuna voce contraria o fuori dal coro.
E sia chiaro, questi sono solo alcuni esempi. In realtà siamo bombardati quotidianamente dalla loro propaganda, dal loro terrorismo mediatico e dalla loro disinformazione. E la versione ufficiale dei fatti viene sempre riportata come fosse la verità assoluta.
Mentono su tutto, strumentalizzano qualsiasi notizia, distorcono continuamente la realtà.
A questo punto e di fronte alle evidenze sopracitate, credere ancora a questi pennivendoli e cortigiane dell’informazione equivale a scegliere deliberatamente di farsi prendere in giro, di preferire l’ignoranza alla consapevolezza e soprattutto le menzogne alla verità.
A voi la scelta. 🔵🔴
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FALSO light.mp423.99 MB
Spagna 2024. A una settimana dal disastro, avvenuto martedì 29 ottobre scorso, la situazione nelle zone colpite ai margini di Valencia è drammatica. La popolazione continua a denunciare la totale assenza di squadre di soccorso e dell'esercito. Oltre ai disagi relativi a trasporti, rifornimento di acqua e cibo, accesso a gas ed elettricità, ora si rischia anche che la situazione igienica e sanitaria precipiti, causando possibili epidemie.
L'immobilismo della politica è spaventoso e criminale.
In questo video, l'appello disperato di una donna di Alfafar (comune a 15km a sud di Valencia).
https://www.youtube.com/watch?v=rqa5ivgDtHo
Spagna 2024. A una settimana dal disastro, avvenuto martedì 29 ottobre scorso, la situazione nelle zone colpite ai margini di Valencia è drammatica. La popolazione continua a denunciare la totale assenza di squadre di soccorso e dell'esercito. Oltre ai disagi relativi a trasporti, rifornimento di acqua e cibo, accesso a gas ed elettricità, ora si rischia anche che la situazione igienica e sanitaria precipiti, causando possibili epidemie.
L'immobilismo della politica è spaventoso e criminale.
In questo video, l'appello disperato di una donna di Alfafar (comune a 15km a sud di Valencia).
https://www.youtube.com/watch?v=rqa5ivgDtHo
01:25
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Questo è il popolo spagnolo che inveisce contro il Re Felipe, in visita nelle zone colpite dall'alluvione dei giorni scorsi. Lo stesso trattamento è stato riservato al premier Sanchez.
I due, sono stati allontanati in fretta e furia rischiando il linciaggio e le successive visite previste sono state cancellate.
Ci sono enormi responsabilità politiche nel disastro accaduto in Spagna: ritardo imperdonabile dell'allarme maltempo, totale assenza di aiuti e soccorsi durante i primi giorni, interventi delegati a migliaia di volontari improvvisati (e al tempo stesso provvidenziali) e il solito scaricabarile tra le istituzioni.
Una sorta di "tempesta perfetta" - nel vero senso della parola - che a pensar male si direbbe sia quasi stata voluta.
La rabbia legittima e l'indignazione sacrosanta degli spagnoli, non dovrebbe placarsi a emergenza finita, altrimenti quanto successo presto o tardi si ripeterà. La classe politica attuale - e sia chiaro, non solo della Spagna bensì di tutta Europa, Italia in primis - è composta da dei cialtroni fatti e finiti che da tempo non fanno più gli interessi dei cittadini e non si rendono minimamente conto delle vere priorità. Più li lasceremo al potere, più danni faranno e a pagarne le conseguenze, saremo sempre noi.
Che questo evento ci faccia riscoprire le parole di Thomas Jefferson quando disse che: “I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, ma sono i governi che devono aver paura dei propri popoli.” 📌
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Aggiornamento: foto, video e varie testimonianze confermano che il Re Felipe dopo le contestazioni si è fermato a parlare con la gente presente nella piazza.
Le responsabilità politiche nonché i comportamenti disdicevoli e vigliacchi, vengono attribuiti dai cittadini spagnoli soprattutto al premier Pedro Sanchez e al presidente de la Generalidad Valenciana Carlos Mazón.
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Spagna.mp428.97 MB
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🇧🇴 In Bolivia la situazione è tragica, il paese è a ferro e fuoco da settimane. Dopo aver resistito a un tentativo di colpo di stato, il presidente Evo Morales, che ha sempre accusato gli USA del golpe contro di lui nel 2019 e si è sempre opposto a ingerenze straniere, ha subito un attentato e deve affrontare un mandato di cattura.
🇻🇪 Anche il Venezuela non se la passa bene, più o meno per gli stessi motivi: alle ultime elezioni presidenziali ha vinto Maduro, considerato nemico degli Stati Uniti, allora questi ultimi hanno urlato ai brogli, comunicato che non riconoscono l’esito delle votazioni e fatto sapere che per loro il vincitore è il suo oppositore. Di recente inoltre, il gruppo paramilitare Blackwater (sempre made in USA) ha annunciato “eventi significativi” in Venezuela.
🇲🇩 In Moldavia l’anno scorso in primavera, nella regione autonoma della Gagauzia, si sono svolte le elezioni per eleggere il nuovo governatore. Ha vinto il partito di opposizione considerato “filoputiniano”. Il governo centrale ha deciso di non riconoscere l’esito delle elezioni (nonostante fossero presenti 80 osservatori internazionali, tra cui nessun russo visto che erano stati esclusi).
Sempre in Moldavia la scorsa settimana, al referendum per l’adesione all’Unione Europea, ha vinto il SI per un soffio, esclusivamente grazie ai voti dall’estero di chi vive nei paesi occidentali. Tutto ok, nessun broglio o influenza esterna.
🇬🇪 In Georgia il partito filo-russo due giorni fa ha vinto le elezioni. Il blocco occidentale urla ai brogli e al colpo di stato.
🇪🇺 🇺🇸 Che bella la DEMOCRAZIA.
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10 modi per difendersi dalle strategie di controllo 🛡 (secondo l'intelligenza artificiale)
Dopo avervi mostrato i 10 modi per ridurre l’umanità in schiavitù, secondo l’intelligenza artificiale di ChatGPT, ho pensato fosse utile porre a quest’ultima un’altra domanda e cercare di estrapolare qualche spunto positivo.
La mia nuova richiesta è stata questa: “Vorrei che scrivessi una replica a quella strategia, ovvero 10 punti per difendersi in maniera efficace e concreta dai meccanismi di controllo che hai descritto in precedenza”.
Ve li riporto, così come lei li ha scritti, senza alcuna modifica. E vi consiglio di ascoltarli con attenzione, perché per quante cose scontate possano esserci, all’interno si trovano anche una serie di spunti e suggerimenti estremamente preziosi.
https://youtu.be/9QxcaT6PQN8
01:45
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È arrivato IT-Wallet 📲 Che figata! 😎
È arrivato, anzi… è finalmente arrivato IT-Wallet, il portafoglio digitale.
Avevo pensato di fare un video in cui riassumere pericoli e criticità, nel quale spiegare perché si tratta palesemente di uno strumento di controllo sociale, di quanto facile sarebbe poi ricattarci o costringerci a fare determinate cose, o dei rischi ai quali si andrebbe incontro, visto che tutti i nostri documenti a un certo punto sarebbero dentro ad un’applicazione e basterebbe un click, un cortocircuito, o hacker o un virus per impedirci l’accesso o darli in pasto a chissà chi.
Vi avrei parlato di come, con la scusa della comodità e della sicurezza (come puntualmente avviene per qualsiasi novità hi-tech) avrebbero provato a convincerci della sua efficacia, offrendo tale strumento, inizialmente come facoltativo per poi ad un certo punto passare all’obbligatorietà.
E poi avrei concluso dicendovi che a fronte di tali considerazioni, l’unica cosa sensata e intelligente da fare, sarebbe non solo rifiutarlo totalmente ma boicottarlo con tutte le nostre forze.
Volevo spiegarvi queste cose ma poi ho pensato... che palle! Sempre così pesante, polemico e complottista. Ma magari questa volta il nostro governo ci ha messo a disposizione uno strumento simile perché veramente vuole aiutarci e poi dai, ma che figata è? Cioè questo è il futuroh, il progressoh, la tecnologia al servizio dell’uomo. Che fai, te ne privi?!
E allora sapete cosa... me lo sono fatto anch’io, subito! Voglio essere tra i primi a sfoggiare il mio nuovo portafoglio digitale. Volete vederlo, ce l’ho qui, eccolo...
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