Marco Cosentino
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L'uomo perfetto è senza io L'uomo ispirato è senza opera L’uomo santo non lascia nome (Chuang-tzu, IV secolo a.c.)
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📚 La scuola sospesa tra istruzione e pedagogismo
🔍 Capire l’origine della crisi educativa per costruire una scuola migliore
La scuola italiana vive una fase decisiva: perdita dei saperi, fragilità delle competenze di base, digitalizzazione senza criteri, riforme continue senza risultati reali.
🎤 Due giornate per fare chiarezza, ascoltare studiosi e insegnanti, e tornare al cuore dell’educazione: la trasmissione del sapere come fondamento della libertà e della crescita personale e civile.
🗓 15 novembre - 14:45-19:00
🗓 16 novembre - 8:45-13:00
📍 Corso Fogazzaro 18, Vicenza
📩 Prenota ora il tuo posto: eventi@contiamoci.net
📕 Novità editoriale!
Durante il convegno sarà presentato e disponibile il nuovo libro:
"Salvare i saperi per salvare la scuola"
a cura di Elisabetta Frezza
Un’opera corale che denuncia la perdita delle basi culturali nella scuola e propone una via per restituirle dignità, serietà, profondità.
👉 Acquista qui: www.contiamoci.net/pubblicazioni
👉 Oppure ritiralo direttamente al convegno
🙏 Partecipa e diffondi
Per chi vuole una scuola che restituisca ai giovani strumenti, conoscenza e libertà interiore.
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QUI NON E' COME IN RUSSIA E IN CINA 🌺🌺🌺
La notizia di oggi è che il giornalista che qualche settimana fa pose alla portavoce della Commissione Europea la seguente domanda: “Se la Russia dovrà pagare per la ricostruzione dell’Ucraina, Israele dovrà fare lo stesso per Gaza?” senza peraltro ricevere risposta, è stato licenziato dall'agenzia per cui lavorava la quale avrebbe dichiarato che a causa di questa domanda "tecnicamente sbagliata" il "rapporto di fiducia con il collaboratore era venuto a cessare". E dal giardino della democrazia e della libertà per ora è tutto, linea alo studio.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/04/giornalista-licenziato-gaza-israele-notizie/8184913/
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A FIUME VENETO 🌺🌺🌺
Giovedì 6 novembre.
Grazie a Emilio Mordini per l'invito 🙏
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PSA O NON PSA? 🌺🌺🌺
Il post odierno di Sensible Medicine è firmato da John Mandrola e commenta un importante studio europeo pubblicato qualche giorno fa sull'autorevolissimo NEJM che ha misurato in un arco di 23 anni su 160.000 uomini tra i 55 e i 69 anni l'impatto di fare o non fare periodicamente una misurazione del PSA (prostate specific antigen) come indicatore di un possibile carcinoma prostatico. Gli effetti sono stati valutati sulla mortalità per carcinoma prostatico e sulla mortalità per tutte le altre cause.
Secondo questo studio, dopo 23 anni la mortalità per cancro alla prostata era inferiore del 13% nel gruppo sottoposto a screening (con un intervallo di confidenza al 95% tra 0,80 e 0,95). I tassi assoluti di mortalità per cancro alla prostata erano dell'1,4% nel braccio sottoposto a monitoraggio rispetto contro l'1,6% nel braccio di controllo. Quindi la riduzione del rischio assoluto è stata dello 0,2%. Ciò significa che il numero di soggetti da sottoporre a screening per prevenire un decesso per cancro alla prostata è di circa 500. Quest'ultimo parametro è leggibile anche nel senso che 499 uomini su 500 non traggono alcun beneficio dall'essere invitati a sottoporsi a monitoraggio.
La mortalità per tutte le altre cause non differiva in alcun modo tra i due gruppi.
Il post rende anche conto della posizione degli urologi, i quali comunque sostengono l'opportunità di sottoporsi a misurazione del PSA dopo i 55-60 anni.
L'autore del post così conclude: "Non essendo un urologo, non posso contestare questi commenti [Mandrola è cardiologo]. Posso parlare solo dal punto di vista del Marziano Neutrale e del paziente. Ovvero, avere un PSA positivo sarebbe un vero disastro. Ci si preoccuperebbe. Bisognerebbe sottoporsi a risonanze magnetiche, test genetici, ecc. Forse si potrebbe evitare una biopsia. Forse no. In assenza di effetti più significativi sulla riduzione della mortalità, il mio cervello minimizzatore vede le altre 9.999 malattie che potrebbero farmi fuori. E rinuncerei allo screening del PSA."
Personalmente, mi trovo al momento in sintonia con queste conclusioni, ma capisco che ci possono essere sensibilità differenti. L'importante è fondare le proprie scelte sui dati e sulle loro corrette interpretazioni, e in tal senso questo post offre davvero un buon servizio.
https://www.sensible-med.com/p/the-psa-screening-test-and-humility
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IL MULO DEGLI ALTRI 🌺🌺🌺
In Lombardia, con la delibera n. XII/4986 gli ospedali pubblici metteranno a disposizione posti letto, risorse e personale alla sanità privata, per tramite di assicurazioni, dentro le proprie strutture. Strutture pubbliche al servizio della sanità privata.
https://www.facebook.com/vittorio.fontana.52/posts/pfbid02oKTmmzTudco4JCkVgxtrunZkvkwoD23hzNm1ktjCHXmF6oNSHEvUK7LdcR5mgmhxl
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QUI NON E' COME IN RUSSIA E IN CINA 🌺🌺🌺
Signora mia.
"In Europa un cittadino è assolutamente libero di pubblicare un libro che imbarazza i propri governanti. E se lo fa non gli succede nulla di brutto. Anzi, ottiene fama e onori."
Qui la storia tutta da leggere.
https://www.facebook.com/emanuele.maggio.31/posts/pfbid02WydNR37vKARvCaqCJ7AAF2GS4x2gDe1RmVQin9iw3vRBJLBAMMLpXzKs2kiYsPxHl
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GLI ARTIFICI DELL'IA 🌺🌺🌺
Nella rassegna stampa di stamattina, spiccano due articoli sull'IA il cui accostamento forma un quadro quanto meno curioso. Da un lato, un'intervista de Il Giornale a un tale che assomiglia a un Carlo Conti meno abbronzato ma che pare sia direttore di un’agenzia per l’Italia Digitale, che si dice abbia la responsabilità di coordinare e promuovere la "strategia nazionale" per l’intelligenza artificiale.
https://www.ilgiornale.it/news/nuove-frontiere/vi-spiego-perch-italia-l-ia-non-deve-farci-paura-2561197.html
Osserva costui che "Non bisogna avere paura dell’intelligenza artificiale: è parte di una grande rivoluzione in atto, ma non mina i posti di lavoro delle persone. Oggi la sfida a livello globale non è IA contro essere umano, ma è tra gli esseri umani che sanno progettarla, realizzarla e governarla contro gli esseri umani che invece non ne sono capaci". Col che implicitamente ammonendoci sul fatto che ci conviene addivenire a patti con l'IA a rischio diversamente di esserne travolti. Non da lei ma da chi la controlla. Il che è, a ben vedere, ben più che una mezza verità.
Dall'altro lato, un post sul blog substack di quella cospirazionista antivax e propal di Catlin Johnstone che titola niente meno "Vogliono che tu faccia affidamento sull'intelligenza artificiale così perderai la tua intelligenza naturale", e scrive poi tra l'altro "Possono controllare le macchine, ma non possono controllare la mente umana. Quindi vogliono che abbandoniate la vostra mente per le macchine. Vogliono che vi affidiate all'intelligenza artificiale in modo che smettiate di usare la vostra intelligenza organica."
https://www.caitlinjohnst.one/p/they-want-you-relying-on-artificial
Personalmente, credo abbiano ragione tutti e due. Nel senso che è ormai chiaro che anche su questo tema esistono due fazioni e che ancora una volta pare inevitabile doversi schierare. E come sempre, per chi ha gli occhi per vedere è altrettanto chiaro dove stiano i "buoni"e dove i "cattivi".
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COVID, ASSOLTA LA GIUDICE ZANDA 🌺🌺🌺
Assolta in Cassazione la giudice fiorentina Susanna Zanda, che durante la pandemia aveva sentenziato contro le misure restrittive. Nell’articolo di Francesco Servadio le dichiarazioni dell’avvocato Olga Milanese, che ha difeso la giudice in Cassazione:
https://www.facebook.com/share/p/1AqfceopJA/ (link Facebook);
https://www.buongiornosuedtirol.it/2025/10/31/esclusivo-covid-assolta-la-giudice-che-sentenzio-contro-le-misure-restrittive/ (link sito)
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DON'T STAND SO CLOSE TO ME 🌺🌺🌺
I caccia polacchi avrebbero inzigato gli aerei russi nello spazio aereo internazionale. Siamo insomma alle molestie.
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L'UNIVERSITA' ITALIANA NON E' LIBERA 🌺🌺🌺
Le ragioni sono ben riassunte in questo breve testo a cura di ANDU – Associazione Nazionale Docenti Universitari (https://www.andu-universita.it/). Gran parte dei riferimenti probabilmente sfugge ai non addetti ai lavori, ma non c'è dubbio che oggi le università siano dei contesti di estremo conformismo soggetti, con la loro entusiastica collaborazione - a un controllo e a una sottomissione fatti di mille adempimenti burocratici e formalistici che svolgo più che altro la funzione di rituali di osservanza e appartenenza. Il comportamento delle università di fronte alle crisi degli ultimi anni, dalla pandemia all'Ucraina a Gaza e via dicendo, sta d'altra parte lì a rappresentarlo in aniera plastica.
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«L’università o è libera, o non è», scrive Tomaso Montanari nel suo intervento Difendere la libertà dell’università su Jacobin Italia.
https://jacobinitalia.it/difendere-la-liberta-delluniversita/
Il fatto è che l’Università italiana non è libera, e non da ora!
L’Università non è libera:
1. perché c’è la CRUI che ha sempre (non ora o da domani) elaborato e/o sostenuto tutte le leggi che hanno smantellato sempre più l’Università statale e il cui ruolo di unico rappresentante del Sistema universitario è stato imposto da tutte le parti politico-accademiche, in ‘assonanza’ con la Confindustria (TreeLLLe);
2. perché c’è l’ANVUR, voluta dal Gruppo Berlinguer, che - con la VQR e le ASN - ha dato un colpo devastante all’autonomia dei docenti e ha, in particolare, ridotto notevolmente la qualità della ricerca;
3. perché c’è un CUN volutamente svuotato di un reale ruolo di rappresentanza e di peso politico (composizione sbilanciata, corporativa ed eletta a rate, e con poteri inconsistenti);
4. perché non c’è - non lo si vuole - un Organo nazionale rappresentativo di tutte le componenti che svolga compiti di coordinamento del Sistema universitario. Un Organo, alternativo alla CRUI, che difenda l’autonomia universitaria dai poteri forti interni ed esterni;
5. perché non c’è un pieno diritto allo studio (numero chiuso, 3 + 2, insufficienza di borse di studio e di alloggi, etc.);
6. perché c’è un precariato che nessuna forza politico-accademica vuole in realtà abolire, stabilizzando gli attuali precari con un bando di almeno 45.000 posti di ruolo e cancellando tutte le attuali figure precarie;
7. perché ci sono i rettori-padroni assoluti che dominano sui CdA e sui SA, che partecipano alla CRUI senza mandato e senza renderne conto al proprio ateneo. I rettori spesso si preparano per un altro ‘mestiere’ (ministero, governo, Parlamento, Consigli regionali, comuni, fondazioni, consigli di amministrazione, etc.);
8. perché non si vuole dare il potere di una gestione democratica degli Atenei ai Senati Accademici di cui i rettori non dovrebbero fare parte;
9. perché il reclutamento e le carriere accademiche sono consegnati all’arbitrio del singolo ordinario attraverso i finti concorsi (cooptazione personale), e non si vogliono introdurre, a tutti i livelli, prove veramente e interamente nazionali;
10. perché l’accademia che conta non vuole che si realizzi un vero docente unico con pari mansioni e poteri, differenziato solo da livelli retributivi con progressione economica automatica.
== Tomaso Montanari nel 2021 aveva denunciato una realtà universitaria ben lontana da una libera università: «E, per dirla proprio tutta, che paura può fare alla mafia un’università sempre più devastata da fenomeni di corruzione, di potere, di concorsi truccati? Fenomeni per i quali le procure ravvisano il reato di associazione a delinquere, e i giornali parlano di “mentalità mafiosa”: perché fondata sull’appartenenza a clan accademici, perché violentemente vendicativa, fortemente gerarchica e acritica. Davvero pensiamo che questa università possa fare paura alla mafia?» da: La scuola che fa paura alla mafia.
https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2021/03/25/la-scuola-che-fa-paura-alla-mafia/
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SICURA ED EFFICACE 🌺🌺🌺
Al "virtue signaling" sui vaccini, sull'Ucraina e su Israele si è da tempo aggiunto quello sull'IA. Lo si può riconoscere dall'uso di termini quali "etica", "responsabilità" e "sostenibilità". La massima parte se non tutti coloro che propugnano l'adozione dell'IA perchè è "ineluttabile" (come Thanos) non capisce di fatto l'IA cosa sia e come funzioni e crede che sia una nuova versione di telefonino. E così l'importante è che l'uso sia "responsabile". Qualsiasi cosa significhi. Un po' come le bevande alcoliche o il gioco d'azzardo: va bene basta che sia "responsabilmente".
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L'AUMENTO DEI DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO 🌺🌺🌺
Che le diagnosi di disturbi dello spettro autistico (ASD) e di ADHD siano in aumento pare indubbio. Molto meno accordo c'è su quali possano esserne le cause. Il blog Sensible Medicine ospita un post di un gruppo di psicologi universitari svedesi che identificano in maniera documentata cinque ragioni diverse e concorrenti:
"ASD e ADHD sono oggi considerati l'estremo di una distribuzione di tratti, senza una chiara demarcazione tra individui con e senza diagnosi, e con una sintomatologia altalenante.
I cambiamenti e l'ampliamento dei criteri diagnostici spiegano una parte sostanziale dell'aumento di prevalenza osservato.
La sostituzione diagnostica tra disturbi psichiatrici è responsabile di circa un terzo dell'aumento di ASD e probabilmente di una quota sostanziale di ADHD.
L'accesso al supporto scolastico o ai servizi di educazione speciale, così come al supporto familiare e sociale, è spesso subordinato alla ricezione di una diagnosi, indipendentemente dal fatto che questa sia conforme o meno alle normative nazionali. In linea con questo, uno studio australiano ha riportato che fino al 20% dei medici ha assegnato una diagnosi di ASD a individui che non soddisfacevano effettivamente la soglia diagnostica, al fine di garantire l'accesso ai servizi sociali.
La riduzione dello stigma che circonda le etichette diagnostiche potrebbe essere un fattore determinante per i genitori che richiedono valutazioni diagnostiche."
Molto interessanti anche i resoconti di persone che, ricevuta una diagnosi del genere in età giovanile, la vorrebbero veder cancellata da adulti a causa degli ostacoli che essa procura. Queste le conclusioni degli autori: "la crescente prevalenza di diagnosi di ASD e ADHD in Svezia sembra riflettere cambiamenti nella pratica diagnostica e negli incentivi sociali piuttosto che un effettivo aumento dei tratti neuroevolutivi sottostanti. Le esperienze di individui che cercano di invertire le proprie diagnosi sottolineano il persistente potere sociale e istituzionale delle etichette diagnostiche al di fuori del sistema sanitario, evidenziando la necessità di approcci riflessivi ed eticamente fondati alla valutazione, al follow-up e alla rivalutazione nell'assistenza psichiatrica."
https://www.sensible-med.com/p/the-rise-of-autism-and-adhd-diagnoses
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QUANDO TI CHIUDONO IL CONTO
Quando vidi Tre colori: Bianco di Kieślowski, trent’anni fa, provai una sensazione abissale nella scena in cui il protagonista vedeva la sua carta di credito inghiottita dal bancomat: un gesto banale che lo cancellava dal mondo. Senza conto, non era più nessuno.
Oggi quella scena è diventata un metodo di governo: una forma di esclusione amministrativa che divora dall’interno diritti che dovrebbero essere garantiti da solide norme costituzionali. Denuncio qui un caso richiamato da Marcello Foa ed Enrica Perucchietti: quello di Frédéric Baldan, diplomatico belga che ha denunciato Ursula von der Leyen per i contratti segreti con Pfizer, e che pochi giorni fa si è visto chiudere i conti correnti.
L’emittente Visione TV, sempre nel 2025, ha subito lo stesso destino per mano di Intesa Sanpaolo, ufficialmente senza motivazioni.
Londra ha anticipato questa deriva: Nigel Farage si è visto chiudere il conto dalla banca Coutts per le sue opinioni politiche, e nel Regno Unito vengono chiusi circa mille conti al giorno, spesso per motivi ideologici. Giornalisti e attivisti come Simon Heffer e Stuart Campbell ne sono stati colpiti, così come in Germania è successo a Alina Lipp, punita per le sue corrispondenze dal Donbass.
Con la scomparsa del contante, le banche diventano strumenti di censura economica, capaci di punire chi pensa diversamente. E non è la prima volta: durante la pandemia, il governo canadese congelò i conti dei camionisti che protestavano contro le restrizioni, un’anticipazione inquietante di ciò che oggi chiamiamo de-banking.
Oggi persino Francesca Albanese, relatrice ONU sui Territori occupati, è colpita da sanzioni personali imposte dagli Stati Uniti, che si ripercuotono su tutto il sistema bancario occidentale: non solo isolamento politico — con centinaia di negaSionisti a contratto scatenati contro di lei per delegittimarla — ma anche rischio concreto di blocco finanziario. Quando il denaro diventa solo digitale, chi ti chiude il conto ti cancella dalla cittadinanza.
Il de-banking è la nuova forma di censura: non ti mette a tacere, semplicemente ti spegne.
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ADDIO, MIA BELLA ADDIO 🌺🌺🌺
"La proposta su cui il governo sta lavorando prevede che, in caso di guerra o di grave crisi internazionale, vengano impiegati nelle operazioni militari i "riservisti" con meno di 40 anni idonei dal punto di vista psicofisico, che abbiano servito come Volontari in Ferma Iniziale o Volontari in Ferma Triennale. Il 21 maggio 2025, tra l'altro, il Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini ha presentato alla Camera dei deputati una proposta di legge per reintrodurre la leva obbligatoria nel nostro Paese: sei mesi di servizio militare o civile per i giovani tra i 18 e i 26 anni, da svolgere in Italia, nella propria regione di appartenenza."
https://www.studiocataldi.it/articoli/47735-venti-di-guerra-e-odore-di-leva-tra-paure-infondate-e-rischi-concreti.asp
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Repost from Giubbe Rosse
I VACCINI COVID CURANO I TUMORI?
Da giorni, media e social rilanciano con toni trionfalistici uno studio di Nature: i vaccini Covid a RNA hanno un effetto “antitumorale”. Ma è proprio così? La risposta del prof. Marco Cosentino.
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(continua dal post precedente)
1. la proteina Spike di SARS-CoV-2 si lega e attiva i recettori per l'estradiolo. Questo effetto è potenzialmente importante in relazione a vari tumori estrogeno.dipendenti come certe forme di carcinoma della mammella, dell'utero e dell'ovaio. Esiste evidenza diretta in vitro che la proteina Spike faccia proliferare line celulari di carcinoma mammario estrogeno dipendente.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36449624/
2. la medesima proteina Spike riduce in vitro l'attività del gene oncosoppressore p53 e la sensibilità delle cellule tumorali alla chemioterapia, mentre studi in silico hanno mostrato la sua capacità di interferire non solo con p53 ma anche con le proteine BRCA-1 e 2 (quelle rese famose da Angelina Jolie, la quale - portatrice di mutazioni che aumentano il rischio di cancro - si fece asportare preventivamente entrambe le mammelle).
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32619819/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38709242/
3. In modelli sperimentali di melanoma, l'esposizione all'RNA vaccinale della proteina Spike in cui le uridine sono state sostituite con N1-methyl-pseudouridine (la modificazione così cruciale per lo sviluppo di questi vaccini da aver fruttato agli inventori il Nobel per la medicina lo scorso anno) determina aumento della crescita tumorale e metastatizzazione.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38583833/
Di tutti questi aspetti e di vari altri da molto tempo parliamo sul nostro canale Telegram:
https://t.me/MarCosent/3582
In conclusione:
(i) sì, in alcuni pazienti con tumori avanzati i vaccini covid a RNA potrebbero potenziare l'azione di una specifica categoria di farmaci antitumorali;
(ii) e tuttavia in generale no, i vaccini covid a RNA non curano il cancro e anzi
(iii) ci sono molteplici motivi per ritenere che questi vaccini possano promuovere l'insorgenza e la progressione di vari tipi di tumori.
Ricordiamo ad esempio uno studio di quest'anno che riporta una minore sopravvivenza in persone con carcinoma del pancreas vaccinate per il covid, tanto peggiore quante più dosi avevano ricevuto:
https://www.mdpi.com/2072-6694/17/12/2006
Insomma, il tema è importante quanto complesso e merita attenzione. Quello di cui invece non c'è bisogno è tifoseria da stadio e propaganda ignorante e mistificatrice, cui invece troppi media e profili social regolarmente indulgono.
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I VACCINI COVID CURANO I TUMORI? 🌺🌺🌺
Da qualche giorno, i media danno spazio alla notizia di uno studio che mostrerebbe come i vaccini covid a RNA abbiano un effetto "antitumorale". Lo studio sta venendo rilanciato sui social dai soliti "piccoli fan" dei vaccini con affermazioni del tipo "i vaccini covid mostrano potenti effetti contro i tumori" e cose simili. Ma è davvero così?
Iniziamo dallo studio, che è questo, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature:
https://www.nature.com/articles/s41586-025-09655-y
Gli autori per primi non si azzardano a dire che i vaccini covid a RNA abbiano effetti antitumorali in generale, bensì che sensibilizzano certi tumori a una specifica categoria di antitumorali che si chiamano "inibitori dei checkpoint immunitari"
Lo studio riporta infatti che le persone con tumori del polmone e melanomi in stadio avanzato trattati con questi farmaci, se vaccinati con i prodotti covid a RNA hanno avuto una sopravvivenza rispettivamente di 17 mesi in più (37 vs 20 senza vaccino) e 9 mesi in più (36 vs 27 senza vaccino). L'effetto è specifico di questi vaccini a RNA e per questi farmaci antitumorali inibitori dei checkpoint immunitari dal momento che non si vedi con altri vaccini (pneumococco, influenza) e non si vede con i vaccini a RNA in pazienti con tumori trattati con altri chemioterapici. Giusto per contestualizzare l'osservazione. Che in sé pare comunque buona.
E tuttavia il diavolo sta nei dettagli. Gli autori dello studio fortunatamente non si fermano a questa osservazione e si chiedono quale sia il meccanismo dietro questo effetto, così fanno altre analisi e scoprono che i vaccini covid a RNA fanno aumentare nei tumori una proteina che si chiama PD-L1. Questa proteina fa aumentare la resistenza dei tumori al sistema immunitario. In altri termini, è uno dei principali meccanismi per cui i tumori resistono alla risposta immunitaria, Ovvero crescono meglio.
https://it.wikipedia.org/wiki/Proteina_1_della_morte_cellulare_programmata
In altri termini, i vaccini covid a RNA potenziano la resistenza dei tumori al sistema immunitario dell'ospite.
Ventura vuole tuttavia che i farmaci inibitori dei checkpoint immunitari agiscano proprio in virtù della presenza di questa proteina, e tanta più ce n'è tanto meglio agiscono.
https://en.wikipedia.org/wiki/Checkpoint_inhibitor
Ecco spiegata la ragione della migliore prognosi per le persone con tumori in stadio avanzato e vaccinati: gli inibitori dei checkpoint funzionano meglio e consentono di guadagnare qualche mese di vita.
Fine della storia? No, purtroppo c'è dell'altro. Gli autori dello studio si spingono infatti a misurare PD-L1 anche nelle cellule immunitarie di soggetti sani, scoprendo che la sua espressione aumenta transitoriamente. Ora, l'espressione di PD-L1 è appunto associata a minore efficienza del sistema immunitario. In generale, più PD-L1 sulle cellule tumorali rende queste ultime più resistenti alla risposta immunitaria, e più PD-L1 sulle cellule immunitarie finisce per sopprimere l'immunità.
https://en.wikipedia.org/wiki/PD-L1#Cancer
Oltre a una serie di altri effetti non necessariamente favorevoli sul sistema immunitario che in questa sede sarebbe lungo analizzare in dettaglio, ma che comunque nel complesso confermano la ormai lungimirantissima ipotesi che questi prodotti agiscano principalmente come immunosoppressori:
https://www.mdpi.com/1422-0067/23/18/10374
In sintesi, se da un lato è interessante che i vaccini covid a RNA migliorino l'efficacia di alcuni farmaci utilizzati nei tumori avanzati, consentendo qualche mese in più di vita, dall'altro questo studio svela un ulteriore meccanismo di potenziamento dei tumori, che in linea di principio consente loro di sfuggire all'immunità dell'ospite.
Questo meccanismo si aggiunge ad altri già noti, che inducono a ritenere che i vaccini covid a RNA possano favorire l'insorgenza e la progressione dei tumori, e precisamente:
(continua nel post successivo)
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L'ESTINZIONE 🌺🌺🌺
Un post su facebook ricorda che oggi l’ISTAT ha pubblicato uno studio che documenta per il nostro paese un crollo demografico senza precedenti. Così esordisce il post: "Nel 2024 sono nati 369.944 bambini — mai così pochi nella storia repubblicana. Un calo del 2,6 % in un solo anno. E i primi dati del 2025 mostrano che la discesa continua: il tasso di fecondità è sceso a 1,13 figli per donna. Soglia mai toccata prima. La sostituzione generazionale richiederebbe 2,1 figli per donna. Siamo quasi alla metà."
Da leggere tutto il resto: https://www.facebook.com/massimiliano.levi/posts/pfbid0iLpJhehrwiLSJDVZvhy5psUDSQ1Rm6MJ9CQ5WU747SUF6TTX5LrAy6JoTgK5Faoel
Per parte mia, non posso non ricordare quanto sappiamo della relazione tra vaccini covid e fertilità. Qui uno dei post che tratta le principali evidenze a riguardo: https://t.me/MarCosent/4213
Piove insomma sul bagnato.
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GLI IMBUCATI 🌺🌺🌺
Un recente editoriale del prestigioso BMJ si occupa di un tema de tutto nuovo e emergente nella ricerca clinica, che riguarda il proliferare negli studi clinici di partecipanti "impostori".
Scrive il BMJ:
"I partecipanti impostori (talvolta chiamati partecipanti fraudolenti o sospetti) forniscono dati ingannevoli o inaccurati per partecipare alla ricerca sanitaria. Possono essere suddivisi in due categorie: la prima è costituita da esseri umani che forniscono risposte ingannevoli, come mentire sul fatto di avere la condizione oggetto di indagine. La seconda è costituita da software automatizzati (bot) sempre più sofisticati che imitano il comportamento e le risposte umane. La presenza non rilevata di partecipanti impostori in set di dati quantitativi minaccia l'integrità della ricerca sanitaria e, per estensione, le politiche e le decisioni cliniche basate su di essa."
https://www.bmj.com/content/391/bmj.r2128
Il problema nasce essenzialmente dalla diffusione crescente dell'impiego della rete per reclutare partecipanti agli studi clinici, dai semplici questionari a veri e propri studi osservazionali e interventistici. Questo consente a "impostori" umani e digitali di assumere false identità finendo per inquinare i dati che un determinato studio raccoglie. Le ricerche sul tema non mancano, e documentano percentuali di impostori che in taluni casi raggiungono e superano il 90% del totale, con ovvie conseguenze per la (in)attendibilità degli studi.
I rimedi non sono semplici, ove si voglia utilizzare la rete. Sistemi di identificazione, captcha e cose simili sono spesso di difficile implementazione e dove vengono utilizzati finiscono per costituire barriere talora invalicabile per le categorie più deboli e fragili, fisicamente e/o culturalmente, che potrebbero non sapere o non volere sottostare alla procedura.
Per conto nostro, il tema è sempre quello: la rete è bella ma non può né deve sostituire l'interazione umana nel mondo reale, in qualsiasi contesto. In tutte le circostanze in cui la rete diventa l'unico canale di comunicazione, ogni tipo di distorsione e frode diventa possibile, oltre ovviamente ad impoverire drammaticamente la qualità di vita e la percezione e la piacevolezza delle esperienze di interazione.
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IL TRIP 🌺🌺🌺
Grande successo, pare, per la gita scolastica virtuale inventata dall'Università di Urbino.
https://www.media.inaf.it/2025/10/24/il-codytrip-porta-le-scuole-in-abruzzo/
La apprezzeranno, si può immaginare, gli hikikomori di tutto il mondo. E mentre si attende che qualcuno calcoli quanto CO2 si risparmia, ci si può trastullare la versione "open access" Google Street/Earth.
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