Marco Cosentino
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L'uomo perfetto è senza io L'uomo ispirato è senza opera L’uomo santo non lascia nome (Chuang-tzu, IV secolo a.c.)
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FURTO DI IDENTITA' 🌺🌺🌺
Dopo tanto tempo pare torni di moda anche in questo canale, Mi aspetto peraltro che i suoi frequentatori siano abbastanza esperti e avveduti da non cascarci mai.
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PURO BUON SENSO 🌺🌺🌺
Direbbe Tex. A me, oltre al riferimento a uno dei miei fumetti "di formazione", fa pure tornare in mente questa vecchia barzelletta: "Una spia USA fu inviata in URSS durante la Guerra Fredda. La spia parlava russo perfettamente, ma all'atterraggio fu catturata. Durante l'interrogatorio chiese ad un agente russo, “Come hai capito che ero una spia? Mi sono preparato tutta la vita per questa missione.” L'agente rispose, “Beh, tanto per cominciare, sei nero.”"
https://t.me/giorgiobianchiphotojournalist/43527
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CATTIVE MAESTRE 🌺🌺🌺
Anche il Post qualche giorno fa è "atterrato" sul tema enorme quanto enormemente trascurato delle tasse studentesche fuori legge in troppe università italiane.
https://www.ilpost.it/2025/10/17/universita-tasse-contributi-ministero-studenti/
L'articolo merita di esser letto poiché offre un quadro alquanto completo della vicenda. Per parte mia, il tema mi sta molto a cuore e vi ho già dedicato molti post. Qui il più recente, con rimandi ai principali precedenti:
https://t.me/MarCosent/4505
Voglio in questa sede aggiungere solo qualche considerazione sparsa.
(i) sarebbe interessante che ogni studente ogni famiglia facesse il conto di quanti soldi sporsa annualmente per questo indebito prelievo. Nelle università che attualmente sono "sul podio" dei fuorilegge, le percentuali in eccesso sono in media tra il 23% e il 74%, il che significa che per ogni 1.000 euro di tasse pagate, da un minimo di 230 a un massimo di 740 sono non dovuti. Tanti soldi, sarebbero troppi anche se fossero pochi euri, ma 230-740 sono davvero tanti.
(ii) quando gli studenti hanno fatto ricorso, lo hanno sempre vinto, e hanno costretto le università non solo a restituire il maltolto bensì anche a modificare le loro regole di tassazione degli studenti. Ma i ricorsi sono pochissimi, sono stati fatti in poche università e valgono solo per l'anno in cui sono stati fatti e solo per quelle università. Perché gli studenti e le loro famiglie non tutelano i propri interessi? Indubbiamente perché non sono informati, e soprattutto perché l'unione fa la forza ogni volta che c'è. Ma nel caso degli studenti universitari da molti anni non esiste proprio. L'associazionismo studentesco è da decenni in crisi, meritoria dunque l'azione di associazioni politicizzate come UDU, che ha promosso la maggior parte se non tutte le cause vincenti, ma rappresenta l'eccezione e non la regola. Non ci si può aspettare d'altra parte che l'associazionismo studentesco fiorisca in un paese in cui tutti i corpi intermedi, a partire proprio da sindacati e partiti, sono in crisi nera e profonda quando non proprio morti. E si capisce bene come mai chi detiene il potere non abbia alcun interesse a vivificarli.
(iii) infine, ma certo non per ultimo, che le università, dove ci si aspetta si formi la classe dirigente di un paese, dove in linea di principio trascorre i suoi anni più significativi "la meglio gioventù", non si ponga la questione etica e morale di rispettare la legge di conseguenza educando con l'esempio al rispetto di leggi e istituzioni, questa forse è la parte più tragica della vicenda. D'altra parte, da governi e parlamenti che fanno leggi le cui prescrizioni, come in questo caso, rimangono senza sanzione, che per decenni ignorano la questione, e che ora che timidamente paiono averla inquadrata chiedono proprio ai rettori delle università di proporre soluzioni, che ci si può attendere?
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